Catanzaro, Pd nella bufera. Area Democrazia e Diritti: “Capi e cacicchi hanno sequestrato il partito”

Sono ormai intollerabili, ed ingiustificabili, il ritardo ed il procrastinare ennesimo per l’individuazione della gestione straordinaria del PD della città di Catanzaro.

Il 18 dicembre scorso il Segretario provinciale aveva assunto impegni, innanzi alle iscritte e agli iscritti di Catanzaro, garantendo che entro 30 giorni avrebbe comunicato risoluzioni delle quali era stato incaricato dal Segretario regionale, ma sono trascorsi oltre 40 giorni che sommati ai precedenti ci consegnano ad oggi 7 lunghi mesi di attesa durante i quali il PD di Catanzaro è stato lasciato senza una guida politica e organizzativa.

A chi giova?

Le sorti del Partito nella città capoluogo di regione sono, con ogni evidenza, nelle mani di cacicchi che impediscono da troppi mesi, alle Democratiche e ai Democratici di Catanzaro, di liberarsi di una stagione grigia, opaca, che umilia e sminuisce anche il tentativo di rilancio nazionale del partito delle ultime Primarie.

Forse la solenne promessa della Segretaria “Non vogliamo più capibastone e cacicchi” è valida ovunque tranne che a Catanzaro, dove a prevalere è la logica perversa del “tanto peggio tanto meglio” e dove c’è ancora chi si attarda a preoccuparsi di organigrammi e di tornaconti personali nel segno del carrierismo e dell’utilizzo, a fini personali, della nostra comunità politica? A nessuno dovrebbe essere consentito di “sequestrare” il Partito per piegarlo alla logica autoreferenziale figlia della tragica stagione del commissariamento Graziano.

Da questo torbido ci sottraiamo e assumeremo iniziative a difesa del prestigio e dell’onorabilità della nostra comunità politica, anche nelle sedi nazionali.

Area Democrazia e Diritti, Pd Catanzaro