Catanzaro. Pietro Citrigno e i processi “aggiustati” per l’ex Emiliana Tessile: ci scrivono gli ex lavoratori

Siamo un gruppo di lavoratori dell’ex Emiliana Tessile attualmente di proprietà dell’imprenditore (prenditore) Pietro Citrigno. Vogliamo portare alla vostra attenzione il grido di allarme, preoccupazione e disagio totale che viviamo insieme alle nostre 37 famiglie.

La voglia di scrivervi scaturisce dopo aver visto e ascoltato la trasmissione “PresaDiretta” di lunedì 15 marzo del giornalista Riccardo Iacona nella quale comunicava l’indagine aperta dalla Procura di Salerno nei confronti di Citrigno, accusato a quanto sembra di avere “aggiustato” il procedimento per far sì che gli venisse concesso il dissequestro dei beni immobili, compresa l’ex Emiliana Tessile.

Noi lavoratori denunciamo da molti anni il torto subito nell’acquisto di quell’immobile ad un prezzo irrisorio di 800mila euro mentre il bene è stimato intorno ai 14 milioni di euro, prezzo tra l’altro vincolato alle assunzioni di noi 37 lavoratori.

C’è tanta rabbia in noi lavoratori, specialmente quando si toccano con mano le complicità e le connivenze di pezzi delle istituzioni, che sarebbero chiamate a svolgere il ruolo di “controllori” e di rappresentare la legalità. Per esempio, l’Agenzia delle Entrate, che non ha verificato il prezzo reale del bene immobile, permettendo così un vero e proprio furto all’erario, ma anche lo stesso Ministero dello Sviluppo Economico che doveva garantire il rispetto degli impegni assunti e invece nulla ha fatto.

Se tutto ciò fosse accaduto ad un semplice cittadino senza “protezioni” e “coperture”, Agenzia delle Entrate e Ministero dello Sviluppo Economico, gli sarebbero saltati addosso come avvoltoi per non avere dichiarato il valore del bene immobile per come è stato accatastato.

Alleghiamo gli atti che sono stati depositati presso la Dda di Catanzaro, all’attenzione del dottore Gratteri, alla Procura della Repubblica di Paola, all’attenzione del dottore Bruni, e all’ex sindaco di Cetraro Angelo Aita.

Qualche settimana fa è stata protocollata all’attuale amministrazione comunale di Cetraro una missiva di noi lavoratori nella quale invitavamo la stessa a vigilare affinché i “prenditori” non speculassero e si arricchissero illecitamente chiedendo, a quanto pare, anche il cambio di destinazione dell’uso di una parte dell’immobile dell’ex Emiliana Tessile.

2019 – Richiesta di assemblea

Noi sottoscritti lavoratori della ex Emiliana Tessile chiediamo la convocazione, per il prossimo 02.12.2019 ore 15,30, di un’assemblea pubblica da tenersi presso la Sala Consiliare del Comune di Cetraro per discutere della nostra situazione di disoccupati da molti anni.

Assemblea alla quale invitiamo tutte le forze politiche locali, nonché le rappresentanze sociali ed associative di Cetraro.

Infatti, noi lavoratori della ex Emiliana Tessile di Cetraro abbiamo in corso, davanti al Tribunale di Paola, Giudice dott.ssa Scovotto, prossima udienza il prossimo 03.12, un procedimento civile (n.423/2010) nei confronti della società “Vela Latina Srl”, dei signori Citrigno e Fausto Aquino nonché della Emiliana Tessile Srl nel quale reclamiamo il risarcimento dei danni subiti perché la società Vela Latina Srl, dopo aver acquistato l’immobile della ex Emiliana Tessile a prezzo scontato, con la promessa del mantenimento dei livelli occupazionali, non ha provveduto poi alla riassunzione di noi 37 dipendenti rimasti così, da allora,  senza lavoro.

Abbiamo poi appreso, in questi giorni, che la società Vela Latina Srl avrebbe concesso in locazione a soggetti terzi, in parte per svolgervi attività d’impresa ed in parte per svolgervi attività commerciali, i locali della ex Emiliana Tessile.

Tanto premesso noi ex lavoratori chiediamo chiarimenti in merito temendo che, ancora una volta, si possano perpetrare operazioni speculative in nostro danno; perciò chiediamo a tutte le forze politiche di prendere posizione e chiediamo anche di sapere:

a) se l’amministrazione comunale è al corrente della stipula di  tali contratti di locazione che per legge devono essere registrati;

b) se la società Vela Latina Srl è debitrice del Comune di Cetraro, e per quali somme a titolo di tributi locali non versati o altro;

c) se il Comune di Cetraro ha intrapreso, a tutt’oggi, azioni per il recupero di tali somme attraverso gli organi di riscossione preposti;

d) se il Comune prevede di poter riscuotere tali somme anche attraverso il pignoramento dei canoni di fitto dei locali della ex Emiliana Tessile presso i terzi nuovi affittuari;

e) se la società vela Latina Srl o altri hanno chiesto al Comune il cambio di destinazione d’uso dei locali della ex Emiliana Tessile e se ciò sia consentito dal piano urbanistico vigente e se tanto è possibile quando il richiedente abbia esposizioni col Comune stesso per tributi non pagati.

f) quali iniziative concrete le parti politiche, le forze sociali e sindacali e l’Amminitrazione Comunale intendano assumere per tutelare la posizione di noi lavoratori e l’interesse pubblico;

All’assemblea sono invitati a partecipare tutti i cittadini.

Cetraro, 12.09.2020

 SIGNOR SINDACO

DEL COMUNE DI CETRARO

 ECC.MO SIGNOR PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI PAOLA

 ECC.MO PROCURATORE C/O DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA CATANZARO

 A TUTTE LE FORZE POLITICHE DI CETRARO

 ALLA CITTADINANZA DI CETRARO

Noi sottoscritti, ex operai della fabbrica “Emiliana Tessile” di Cetraro, con la presente ci rivolgiamo formalmente alle S.V. per evidenziare e denunciare quanto segue:

Noi ex operai siamo disoccupati da anni nonostante le promesse d’assunzione formalmente fatteci dalla società “Vela Latina” e dai signori Citrigno ed Aquino, e mai mantenute dagli stessi, circostanza che ci ha costretto ad iniziare un contenzioso civile

con tali soggetti per ottenere il risarcimento di tutti danni subiti; causa in corso dinanzi al Tribunale di Paola, G.I. dott. Scovotto prossima udienza fissata per il

Nonostante tale situazione riguardante ben 37 famiglie del Comune di Cetraro, alla “Vela Latina” è stato concesso dal Comune di Cetraro di ristrutturare l’immobile ex sede della Emiliana Tessile e di concederlo in locazione alla società “CA.ME” che vi ha installato una azienda per la produzione e vendita, anche al dettaglio di vari generi. La cosa ci appare abnorme per diversi motivi: 1°) perché il Sindaco di Cetraro con un’intervista rilasciata lo scorso 1 aprile 2017, al “Quotidiano” della Calabria, aveva manifestato la volontà del Comune di Cetraro di acquisire l’intero complesso immobiliare che ha ospitato in passato la “Faini” e, successivamente, in parte, anche la “Emiliana Tessile”, per farlo diventare di proprietà pubblica e realizzarvi progetti ed investimenti socialmente utili. 2°) perché la società “Vela Latina” è debitrice del Comune di Cetraro per mancato pagamento di ICI ed IMU della somma complessiva, aggiornata al all’accertamento IMU 2018, di euro 547.057,00, come da nota dell’Ufficio Tributi del Comune di Cetraro prot. N.528 (all.  ); ed in relazione a tale debitoria il concessionario della riscossione del Comune stesso avrebbe, come risulta dalla citata nota, iscritto ipoteca sul bene; perché a tutt’oggi, nonostante i solleciti effettuati dagli scriventi, non è chiaro se il concessionario per la riscossione dei crediti comunali abbia o meno provveduto a pignorare i canoni di locazione che l’affittuario sta pagando alla “Vela Latina”; 3°) perché pur non essendo l’immobile in questione adibibile se non ad attività industriale, nello stesso viene consentito alla affittuaria di svolgere attività anche al dettaglio, pur non essendo mai stato concesso alcun cambio di destinazione d’uso.

Tutto quanto sopra esposto ci appare inverosimile, anche atteso che l’immobile in questione venne a suo tempo acquistato dalla società “Vela Latina” al prezzo irrisorio di euro 850.000,00 proprio e solo perchè tale società garantisse il ricollocamento al lavoro delle 37 unità lavorative prima dipendenti dalla “Emiliana Tessile”.

Pertanto gli scriventi chiedono alle autorità Giudiziarie cui si rivolgono con la presente la possibilità di essere ricevute per potere illustrare alle stesse l’intera complessa vicenda producendo tutta la documentazione comprovante anni di abusi, illeciti ed arricchimenti facili ottenuti in danno delle finanze pubbliche e dei lavoratori, non potendosi escludere influenze mafiose.

Gli scriventi chiedono poi che sull’argomento si apra un dibattito pubblico perché tutta la cittadinanza possa conoscere lo stato delle cose e che nella campagna elettorale comunale in corso ogni lista dica, con chiarezza, quale posizione intende prendere sulla vicenda.

Ai fini di interloquire con le autorità giudiziarie adite i sottoscritti, pur tutti disponibili in qualsiasi momento, delegano i signori….

Cetraro lì 12 Settembre 2020

Con Osservanza.