Nella sanità privata calabrese esplode la faida tra i boss dei due gruppi di cliniche che si contendono il predominio degli accreditamenti della Regione con annessa pioggia di milioni. Il gruppo Citrigno e il gruppo iGreco stanno dando vita a una “guerra” senza esclusione di colpi per accaparrarsi 20 posti letto di cardiochirurgia, 27 posti letto di cardiologia e 22 posti letto di cardiologia vascolare. Citrigno pensava di avere chiuso la partita rilevando all’asta la Sant’Anna di Catanzaro ma pende ancora al Tar la questione dell’accreditamento – che risulta tuttora sospeso – e in vista della decisione, fissata per il 26 marzo, i rivali sono scesi in campo costituendosi nel giudizio nel ruolo di oppositori e accusando il gruppo Citrigno di non avere le carte in regola.
Il gruppo iGreco è entrato a gamba tesa nel grande affare della cardiochiirurgia grazie al professore Daniele Maselli, catanzarese, cardiochirurgo di chiara fama internazionale, che prima ha cercato di battere Citrigno per rilevare la Sant’Anna, dove ha lavorato a lungo, e successivamente si è alleato con iGreco. Come? Ponendo le basi per far ricevere l’accreditamento dei posti letto in palio alla clinica La Madonnina di Cosenza, dove ormai svolge visite da diverso tempo. Il tentativo di scavalcare la Sant’Anna in un primo tempo è fallito perché la Regione ha rigettato la richiesta di accreditamento vincolando la disponibilità di nuovi posti letto e contemplando tra i posti programmati quelli accreditati presso la Sant’Anna di Catanzaro. Da qui l’inserimento del gruppo iGreco nel giudizio davanti al Tar con tanto di scesa in campo del “solito” avvocato Morcavallo, quello della truffa dei voti per far entrare in Parlamento il piccolo cinghiale di Cosenza al posto della deputata del M5s, per intenderci.
E’ evidente che questo gruppo, se dovesse essere rigettato dal Tar il ricorso di Villa Sant’Anna e quindi confermata la decadenza dell’accreditamento, tornerebbe alla carica per ottenere i posti letto richiesti, avendo spianata la strada per portare nella struttura privata de La Madonnina di Cosenza la cardiochirurgia della Sant’Anna.
Stiamo parlando di due gruppi potentissimi, che hanno una concentrazione altissima di strutture tra cliniche e centri diagnostici: vere e proprie corazzate che fatturano milioni a palate e che adesso sono entrate in conflitto per il business della cardiochirurgia. Entrambi i patron, Pietro Citrigno da Cosenza e Saverio Greco da Terravecchia, hanno precedenti giudiziari e sono chiacchierati da tempo di vicinanza ai peggiori clan della ‘ndrangheta ma nessun magistrato, nonostante molte inchieste delicatissime, è riuscito a inchiodarli. Tanto che non solo sguazzano tra i milioni ma si concedono persino il lusso di duellare a mo’ di faida e di regolamento di conti. Sembra incredibile ma è soltanto la verità. E naturalmente non è neanche la prima volta e non sarà certo l’ultima.
Ma torniamo al mitico professore Maselli, che tra le “stellette” che si è attaccato sul petto può vantare anche il fantasmagorico intervento al cuore del presidente della Regione al Policlinico di Germaneto scavalcando clamorosamente il primario Mastroroberto in versione “utile idiota” per giustificare l’irruzione dello specialista “privato” preferito di Occhiuto dentro una struttura pubblica.
In questi giorni Maselli ha fatto anche di più: si è accollato il costo della ristrutturazione di Palazzo Fazzari con tanto di lettera “strappalacrime” largamente pubblicizzata dai media di regime: “… Ho scelto di farmi carico di questo restauro, senza aiuti pubblici, solo con la volontà di restituire a Catanzaro uno dei suoi gioielli più preziosi…”. A Cosenza si dice “‘mmucca liu'”, a Catanzaro una cosa simile, tanto per farvi capire che Maselli non fa mai niente per niente, altro che… mecenate! Qui ci troviamo di fronte ad uno spregiudicato affarista che si contrappone – sia chiaro – a un gruppo guidato da uno strozzino conclamato come Citrigno che non solo non fa niente per niente ma è pronto a “strangolare” politicamente chiunque si mette di traverso. Insomma, è davvero impossibile parteggiare per l’uno o per l’atro. Con decenza parlando, fanno schifo entrambi, compresi i loro supporter.
Maselli ovviamente, nel bel mezzo delle “celebrazioni” per la sua irruzione su Palazzo Fazzari, ha trovato il modo di parlare anche delle questioni sanitarie. La Nuova Calabria giustamente gli aveva chiesto lumi sulla vicenda della Sant’Anna prima che uscisse fuori la storia della sua “alleanza” con i tamarri arricchisciuti del gruppo iGreco. E lui non ha perso certo l’occasione per “giustificare” i suoi affari.
Il gruppo Citrigno che poi si è aggiudicato il ramo di affitto della S.Anna ha annunciato un altro professionista (Cassese, ndr), anche se è tutto congelato per la decisione imminente della giustizia amministrativa che dovrebbe arrivare dopo il 26 marzo. Ma con il dottor Maselli c’è stata qualche interlocuzione o assolutamente no?
“… Ho un’opinione molto chiara su questo. S.Anna Hospital non sono le mura, e in nessuna azienda sono le mura ciò che conta. In un’azienda ciò che conta sono le persone. E S.Anna Hospital non ci sarà mai più. Questo l’ho detto tanti anni fa, quando nelle piazze dicevo: ‘State attenti, perché si stanno perdendo delle professionalità che non recupereremo mai più’. Ora, quei medici, quegli infermieri, che avevano reso una struttura nota solo in Calabria arcinota in tutta Italia non ci sono più. Nessuno di loro. Ci sono dei bravissimi dipendenti che svolgono delle funzioni di operatori socio sanitari, di amministrativi. Ma le competenze cliniche sono tutte emigrate altrove. Quindi ci sarà una cosa che si chiamerà ‘S.Anna’, ma che non avrà niente a che vedere con quello che c’era in precedenza. Questo significa che potrà anche essere molto migliore di quello che c’era in precedenza e, per l’amore che io porto alla mia città e alla mia terra, mi auguro che sia così”. Capito quant’è furbo il professore?
Ma il vecchio strozzino cosentino che risponde al nome di don Pierino Citrigno non è stato certo a guardare e ha sguinzagliato un altro “campione” che risponde al nome di Sergio Costanzo, noto soggetto in odor di… Gaglianesi. Costanzo ha rivelato a modo suo gli obiettivi di Maselli e del gruppo iGreco mettendo a confronto le due vicende ovvero quella di Palazzo Fazzari e questa della sanità privata.
“… Faccio fatica a capire se il professore Maselli è il mecenate che ha acquistato e vuole restaurare a sue spese l’ex Circolo Unione a Palazzo Fazzari per metterlo a disposizione della città oppure è il cardiochirurgo legato ad un gruppo privato di Cosenza, Greco, che apertamente sta facendo la “guerra” al Sant’Anna per farlo chiudere definitivamente o quanto meno vorrebbe scippargli l’accreditamento di cardiochirurgia…”.
E ancora: “… Il professore Maselli è quello del Fazzari o quello del gruppo che intende demolire e fare chiudere il Sant’Anna? Cosa vale di più per Catanzaro e i suoi cittadini ? Un edificio di pregio che ospiterà qualche mostra e qualche convegno oppure un grande ospedale privato che era e potrebbe ancora essere un fiore all’occhiello della sanità del Capoluogo? Non voglio sminuire il valore dell’iniziativa del professore Maselli, che va ringraziato per questo, ma non è possibile nemmeno sminuire la gravità dell’intervento a gamba tesa del gruppo sanitario cosentino che, a differenza di quello che ha rilevato il Sant’Anna e quindi investito su Catanzaro, vorrebbe impossessarsi dello storico accreditamento catanzarese e portarselo in riva al Crati. I cittadini catanzaresi non devono permetterlo. Per quanto mi riguarda mi batterò fino alla morte perché il Sant’Anna torni al suo antico splendore e che gli venga riconosciuto l’accreditamento. Poi la Regione faccia quello che vuole e se ritiene apra una nuova cardiochirurgia a Cosenza, ma senza toccare quella di Catanzaro”.
Insomma, gli sta dicendo con l’eleganza di… un elefante che si sta mettendo con un gruppo cosentino contro la città di Catanzaro. Come se il gruppo Citrigno, che è cosentino almeno quanto… iGreco avesse rilevato la Sant’Anna per… amore. Cose da pazzi. Ma per trovare un finale a questa storia, ricordiamo a Costanzo che l’ultima volta che si è messo contro Maselli, criticando le logiche dell’intervento “privilegiato” al cuore di Occhiuto, qualcuno l’ha fatto… arrestare. Evidentemente Costanzo non è superstizioso. Buona fortuna!