Il passato è un paese straniero? Forse. Di certo quando parliamo della “vicenda” del Sant’Anna Hospital, la clinica di cardiochirurgia di Catanzaro, è un paese offshore schermato e terra di cultura mafiosa e di società fantasma. La migliore black list della finanza inquinata da coppola e cappuccio. Ecco perché a volte qualcuno bussa alla porta, ma non è il postino che bussa due volte. Già, perché in questo frangente chi bussa, lo fa solo una volta o meglio lo rifà dopo un certo tempo, vista la loro frequentazione con i fatti e le magie di Sally Frontera, il suo Cuore Matto e il debito pendente con la Corte dei Conti, quei 17,5 milioni di euro, frutto di doppie fatturazioni, secondo la regola della truffa consolidata nei confronti della sanità regionale.
Era il 10 gennaio, alle 9,30, quando il campanello ha suonato ed a fare visita alla clinica di Catanzaro c’era la Guardia di Finanza, arrivata a controllare il buon lavoro del CdA dei faccendieri, le consulenze della massoneria di Alessandro Castellini ed il valore delle tante “teste di legno” nascoste da Davide Bonetti con le sue società ad incastro, senza dimenticare le simpatie delle ‘ndrine di Limbadi. Questa è una notizia che cambia la prospettiva, ma che non ci impedisce di continuare quella narrazione putrida, fatta di ruberie e connivenze tossiche, che è la storia e l’impronta di Sally Frontera nel Sant’Anna Hospital. Il tempo sa come fare il suo lavoro. Sempre…
Così ogni volta che ci addentriamo nel magico mondo, dove la luminosità è sempre senza contrasti, si aprono mondi paralleli, quelli umanamente non sempre immaginabili che ci confermano, qualora ancora ce ne fosse bisogno, che la Calabria è terra di mafia e che la sanità accreditata è la porta di accesso al crimine, alla truffa ed alla ruberia diffusa. In questo il Sant’Anna Hospital, così come è emerso dal capitolo “Cuore Matto” non fa eccezione, anzi… Perché il passato non è paese straniero, ma il consolidamento della “signoria” di Sally & Gino, i magnifici, cui ascrivere senza possibilità di errore, il delitto ed il danno, la distruzione di un’eccellenza sanitaria e di un patrimonio aziendale.
L’esercizio del potere nella clinica catanzarese è sempre un’opzione opaca, nascosta, schermata dietro le “teste di legno”, ma resta un potere donna. A chi non ci crede rispondiamo con gli ultimi avvenimenti, quelli che hanno alzato la tensione fra il CdA dei faccendieri di Sally ed il Collegio Sindacale, sfociato in una serie di comunicazioni, di diffide, di rilievi formali che implicano accuse gravi sulla gestione, tali da mettere un’opzione negativa sul futuro del Sant’Anna Hospital. Sono questi i fatti e le ultime vicende da cui partire, mentre il “potere” rosa continua a tessere la tela della “corporate” delle ‘ndrine, fortemente alleata alle cancellerie della massoneria piduista, quella di Castellini e Bonetti, il cui esercizio pratico è nelle mani di Sally Frontera e della Galasso coscialunga, la carta falsa della mediazione padovana.
Abbiamo distillato i fatti e la conferma è sempre la stessa: il potere nel Sant’Anna Hospital è donna. L’atteggiamento è tipicamente sornione, quello delle “gatte” che continuano a giocare, a distanza, con il topo, erroneamente ritenuto ormai depotenziato ed isolato nelle “nuove” stanze della procura antimafia di Catanzaro. Così la pensano Sally & Coscialunga. Ma cosa pensa Nicola Gratteri, l’improbabile topo, cavia domestica di Sally e Coscialunga? Questa è la vera domanda! Come al solito, oseremmo dire…
Il modello si rompe, anzi si è rotto distribuendo macerie, documenti e domande scottanti, quelle messe in campo dal Collegio Sindacale e quelle che, alla luce delle magie di Sally Frontera, tutti si domandano da tempo: chi sono i veri padroni del Sant’Anna Hospital?
E’ la domanda delle domande. Quella che riannoda i fili della storia, della recente cronaca e delle scelte consumate in trincea, dove la Galasso coscialunga ha opposto tutte le sue armi a difesa dell’onore padovano, degli interessi incappucciati e delle sottoscrizioni, firmate al buio, con gli elfi della foresta magica di Limbadi. Così pizzi, merletti ed anche qualche tetta rifatta (che fa sempre la sua “porca figura”) diventano materiale bellico offensivo. Il tema è sempre quello delle “minoranze” criminali e creative che nel recinto della clinica catanzarese sono ormai alla falsificazione industriale di procedure, di atti, di incarichi. Lo scopo resta sempre uno solo: quello di rubare il possibile e di consolidare il passaggio della struttura sanitaria nell’arcipelago della ‘ndrina di Limbadi, fortificata e puntellata dagli accordi di Sally Frontera con l’ambasciatore della cosca Mancuso, l’attuale direttore sanitario Cesare Pasqua.
Ecco che la messa in fila delle date del calendario diventa chiarificatore nella lotta, che sembra senza elastico e senza tregua, fra il Collegio Sindacale, magicamente risorto a nuova vita e, le teste di legno che compongono il CdA della clinica, quello dei faccendieri a targa Castellini.
Nella cronologia dei fatti eravamo rimasti alla data del 29 dicembre 2022, la data imposta dal Collegio Sindacale che aveva proceduto alla convocazione dell’assemblea dei soci, in totale scontro con il governo della clinica ed in riferimento ad alcuni rilievi di ordine tecnico e, peraltro anche penale, che nei fatti inchioda alle responsabilità gli attuali amministratori e quelli che si sono dati velocemente alla fuga, come l’ex presidente Franco Mariani. Risultato nullo. Perché nei fatti l’assemblea dei soci non ha avuto luogo ed i punti all’ordine del giorno indicati dal Collegio Sindacale per la discussione, sono stati rinviati per volontà dei soci e del CdA dei faccendieri a margine di una riunione dell’organo amministrativo, convocato in contemporanea, stesso giorno con orario diverso, quello che la “serenissima” presidentessa f.f. Galasso coscialunga ha difeso facendo vibrare come una balestra medievale i suoi elastici da battaglia.
«(…) il collegio si riserva di convocare con urgenza l’Assemblea dei Soci, utilizzando i poteri sostitutivi di cui all’art. 2406 codice civile, nel caso di mancato riscontro alla odierna pec e a quelle del 05.12.2022/07.12.2022, entro il termine di cinque giorni dalla presente comunicazione, per reiterata inerzia dell’Organo amministrativo ed avendo ravvisato fatti censurabili di notevole gravità, che richiedono urgente necessità di provvedere (…)». Questo è quanto resta sul tavolo del Sant’Anna Hospital e che risale alla nota del Collegio Sindacale del 13/12/2022, che mette nero su bianco, senza alcun dubbio, l’agire criminale e pericoloso per il futuro della clinica catanzarese del CdA, dove tutto appare opaco e dove i giochi e le magie di Sally Frontera e complici sono nei fatti al bivio.
La goleada della mancata Assemblea dei Soci del 29 dicembre 2022 sembra avvenire a porta vuota. Ma, se analizziamo i fatti, i documenti prodotti e le new entry nel periodo che intercorre fra il 14/12/2022 e dopo il 29/12/2022, siamo indotti a pensare che il terreno di gioco fosse squalificato e che il daspo sia ormai confezionato per tutto il CdA dei faccendieri e per Sally Frontera, la maga che fa cucu’, visto che con un paio di punizioni piazzate, il Collegio Sindacale ha messo a segno un risultato importante, che deve essere perseguito, difeso e non sopposto alla conciliazione con la massoneria e la ‘ndrangheta di Limbadi.
C’è un elemento che ci conferma, venendoci in soccorso, che il futuro della clinica Sant’Anna Hospital sia ormai legato agli sbarchi clandestini di “teste di legno”, che approdano e provengono dal quadrante di Vibo Valentia e più specificatamente dalla selezione dei soggetti, che su mandato della cosca Mancuso, il direttore sanitario Cesare Pasqua promuove e lancia nell’orgia del crimine. Uno su tutti l’avvocato Nicola Pristininzi, officiante delle ‘ndrine e richiamato anche dal Collegio Sindacale come segretario, che nell’Assemblea mancata dei Soci del 29/12/2022, rappresentava Sanità Futura e Mario Sabatini, la testa di legno storica della controversa vicenda della clinica catanzarese, di Sally Frontera e di Alessandro Castellini…
Di certo la storia continua e la visita inaspettata delle ultime ore, della Guardia di Finanza, ci impongono di seguire ancora le tracce e di rendere visibili e pubbliche la produzione criminale di chi gestisce la clinica Sant’Anna Hospital, mettendo tutto a disposizione di chi vuole indagare e di chi deve capire.