Catanzaro, Sant’Anna Hospital. Parlano gli ex dipendenti: “Calpestati i nostri diritti, oltre al danno c’è anche la beffa”

Egregio Direttore,
scriviamo questa lettera per esprimere il nostro sconcerto e quello di tanti altri cittadini riguardo la situazione paradossale e surreale che ancora oggi sta attraversando il Sant’Anna Hospital di Catanzaro. Un ospedale che, se da un lato doveva  essere un simbolo di cura e assistenza, dall’altro si sta distinguendo per un altro tipo di trattamento: quello riservato ai suoi ex dipendenti.
È davvero ironico pensare che una struttura sanitaria, dove la parola “cura” doveva essere sinonimo di compassione e attenzione, abbia contribuito al “collasso” di ben 350 dipendenti e delle loro famiglie, alcuni di essi si sono dovuti licenziare per giusta causa, mentre i restanti sono stati licenziati il 31 dicembre 2024 dal curatore. Eppure, nonostante il Tribunale di Catanzaro abbia riconosciuto lo stato passivo dell’ospedale a Ottobre 2024, gli ex dipendenti sono ancora in attesa dei loro stipendi arretrati e del TFR. Una situazione che, a dir poco, risulta più di un semplice errore burocratico: è un paradosso amministrativo, una farsa legale che non ha precedenti.
A questo punto, c’è da chiedersi: la sentenza del Tribunale non dovrebbe essere sufficiente per risolvere la questione? Eppure, ci troviamo di fronte a un altro imprevisto, che sfiora il comico. Non solo i dipendenti non vedono la fine di questo incubo, ma sembra che chi è stato nominato dal Tribunale per risolvere la questione stia ostacolando la trasmissione della documentazione, quella stessa documentazione che dovrebbe garantire l’adempimento di quanto stabilito dalla sentenza. I legali degli ex dipendenti, i cui compiti dovrebbero essere chiarissimi, non sono in grado di rispondere alle domande dei propri assistiti, mentre il curatore nominato dal Tribunale è irreperibile, come se avesse deciso di prendersi una lunga vacanza, senza preoccuparsi di un lavoro che dovrebbe essere tutt’altro che opzionale.
Eppure, c’è un altro paradosso da aggiungere: l’ombra di una presunta “comunella” tra avvocati e curatore, che sembra più una sceneggiatura da film comico che una realtà amministrativa. Ma siamo davvero in un film? O forse in un lungo e amaro documentario sul fallimento della giustizia e della solidarietà sociale?
Quello che sta accadendo al Sant’Anna Hospital è una vergogna che non solo danneggia i suoi ex dipendenti, ma mina anche la credibilità delle istituzioni locali e di un sistema che dovrebbe tutelare chi lavora e chi ha dato tanto per la collettività. Ciò che chiediamo, non certo con ironia ma con determinazione, è un riscontro immediato e un’azione concreta, affinché la giustizia venga finalmente applicata e i diritti vengano rispettati.
Catanzaro 05.02.2025
Distinti saluti, Ex dipendenti  indignati