“LA DONAZIONE È UN ATTO VOLONTARIO E GRATUITO, NESSUNA FORMA DI COERCIZIONE O REMUNERAZIONE È AMMESSA”
Questi i principi di base, soprattutto quando si esercita un’attività che è mirata al benessere del paziente e non all’interesse personale ed al vile denaro.
Che il Presidente Occhiuto non avesse una grande stima della classe medica è stato da subito palese, durante questi anni di lavoro come commissario ad acta della sanità non ha fatto altro che denigrare la figura del medico. Di ciò ne è prova provata l’arrivo di tanti pseudo medici cubani. Nessuna sicurezza sulla reale preparazione, nessuna sicurezza sulla validità dei titoli, la mancanza di iscrizione ad un ordine, ma la cosa più grave che questi poveri disgraziati, vengano sfruttati e sottopagati, pur comunque spendendo una marea di soldi.
Il rispetto di una terra, il rispetto dell’altro passa attraverso il rispetto delle competenze e delle professionalità, tutto ciò in questi anni non si è percepito in alcun modo, gli uomini del cerchio magico del presidente, per lo più provenienti al di fuori dalla Calabria, addestrati a seguire le direttive del capo branco, con un unico obiettivo massimizzare gli utili, sia in termine di immagine personale che in termini economici.
Tutto studiato a tavolino, ogni pedina al posto giusto, e chi non risponde alle logiche, passa attraverso vari stadi di denigrazione fino all’estromissione totale.
La gestione della donazione del Commissario Occhiuto ad acta per la sanità, parte già dal 2022 da quando vengono stanziati per 60 milioni di euro per ciascun anno 2024 e 2025, riorganizzando la rete regionale dei trapianti, con una serie di indicazioni e novità che ha toccato tutti gli ospedali calabresi, dagli hub come quelli di Catanzaro, Reggio Calabria e Cosenza ma anche i cosiddetti spoke, come nel caso del Giovanni Paolo II di Lamezia Terme il programma operativo 2022- 2025 con DCA 162/22, “La donazione ed il trapianto di organi e tessuti – si legge nell’atto – rappresentano un’attività sanitaria ad alta valenza sociale il cui potenziamento, in termini numerici e di qualità dei risultati, è in grado di garantire ad un numero sempre maggiore di persone affette da gravi insufficienze terminali di organo ed in lista di attesa di trapianto un trattamento insostituibile, efficace e salvavita, oltre che più contenuti costi economici e sociali per i singoli e la collettività. Il processo di donazione e trapianto è parte integrante dei Livelli Essenziali di Assistenza” s.
In Calabria il centro regionale trapianti è all’interno dell’Azienda Ospedaliera GOM di Reggio Calabria ed ha un coordinatore che svolge le funzioni di coordinamento e di “organismo di reperimento” di organi. La governance del processo di donazione è affidata alle sole Aziende Ospedaliere della Regione. La riorganizzazione prevede la figura di un referente anche negli spoke dotati di Rianimazione / Terapia Intensiva che si occupa nello specifico della sensibilizzazione nel campo delle donazioni organi.
Il Prof. Scorcia durante la sua attività di libero professionista presso la clinica Sanatrix sita in Roma richiedeva i tessuti corneali da innestare, quale chirurgo, alla Fondazione Banca Regionale degli occhi Calabria, istituita come Centro di Riferimento Regionale per la Calabria per gli innesti corneali, ubicata nell’Azienda Ospedaliera di Cosenza – P.O. Annunziata, dalla quale sono emersi i rapporti di collaborazione intrattenuti tra tale fondazione, l’Azienda Ospedaliero Universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro, e la Casa di cura Sanatrix sita a Roma.
Dagli atti delle indagini si legge: “A riscontro di quanto esaminato, sono stati sentiti, inoltre, il dott. Ponzin Diego ed il dott. Griffoni Carlo, in qualità, rispettivamente, di direttore di gestione e direttore sanitario, i quali hanno precisato: “in merito alle richieste cornee pervenute a questa Fondazione Banca Degli occhi provenienti da strutture sanilarie operanti sul territorio calabrese dal 01.11.2014 a tutt’oggi, preciso che lo stesso presenta i dati anagrafici e patologici dei soggetti per i quali la struttura di riferimento richiede i tessuti corneali e, inoltre, anche i dati anagrafici relativi ai pazienti ai quali, successivamente al nostro invio, vengono trapiantati questi tessuti. Questi ultimi vengono forniti direttamente dal professionista che esegue il trapianto quale riscontro dell’effettuazione dell’intervento chirurgico“.
La Sanatrix che avrebbe dovuto saldare la Fondazione effettuava bonifici direttamente alla società SB Oftalmica dello Scorcia anche se non esiste una convenzione tra la stessa società e la Fondazione Banca degli occhi di Cosenza o della Dulbecco, a fronte di ciò la Sanatrix effettuava svariati pagamenti sul conto dello Scorcia apparentemente non coerenti con l’oggetto sociale tra i quali fast food, ristorazione, abbigliamento lavori di costruzione e di opere edili ad immobili riconducibili alla famiglia dell’indagato.
Da un atto di amore dato a titolo gratuito, si è passati ad un atto di business dove in tanti hanno lucrato. In questo caso si è parlato solo di cornee ma la donazione riguarda tanti organi come i reni, i polmoni, il fegato e il cuore dove il trapianto potrebbe salvare una vita o migliorare la qualità di vita.
Gli attori coinvolti sono in tanti soprattutto a partire dai reparti di anestesia e rianimazione, dove vengono individuati i pazienti idonei all’espianto e dove i due professori, Bruni e Garofalo soci del Professore Scorcia, sono ben conosciuti…
Lettera firmata