Catanzaro, scarcerati i vertici dello “Stato Antartico di San Giorgio”

Scarcerati i massimi livelli istituzionali dello Stato Teocratico Antartico di San Giorgio, il fantomatico stato portato alla luce dalla Digos di Catanzaro con l’operazione “Isola che non c’è coordinata dalla Procura, un’entità con tanto di Capo di Stato, Governo, Ministri, tribunali e dotato anche di una gazzetta ufficiale, siti internet e strutture in grado di confezionare documenti d’identità, ma che in realtà, secondo le accuse, serviva a compiere truffe, eludere il fisco ed anche evitare le vaccinazioni anticovid ai suoi cittadini.

Il tribunale collegiale di Catanzaro, presieduto da Pietro Care (giudici a latere Lidia Gennaro e Giada Maria Lamanna), accogliendo con una ordinanza l’istanza del difensore degli indagati, l’avvocato Anselmo Mancuso, ha completamente liberato Nicola Pistoia, catanzarese ritenuto senatore dello Stato Antartico, ed Enrico Gambini di Teramo, accusato di avere istituito nel suo studio commerciale l’ufficio di rappresentanza dello Stato di San Giorgio per l’Abruzzo: i due erano sottoposti all’obbligo di dimora nel comune di residenza e di presentazione alla polizia giudiziaria. Il tribunale ha inoltre revocato la misura degli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico cui era sottoposto Fabrizio Barberio, considerato il segretario di Stato.

Revocati i domiciliari anche a Damiano Bonventre di Alcamo, che dello Stato Antartico è considerato il promotore oltre che Capo dello Stato. A Bonventre, massimo vertice istituzionale dello Stato Teocratico, è stata applicata la misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza e di presentazione alla polizia giudiziaria, così come a Barberio.