Catanzaro Servizi, l’inchiesta si allarga. Anche l’Inps al lavoro per la revoca del Durc: chi pagherà l’errore?

CATANZARO – Il sindaco Nicola Fiorita è stato costretto ad ammettere tutto rispetto alla vicenda dei crediti fiscali della Catanzaro Servizi e alla spinosa questione degli F24 truccati per ottenere il Durc. Non è vero che il Durc è regolare, la regolarità è artificiosa perché secondaria ad una truffa e una falsa compensazione… Ormai a Catanzaro l’hanno capito anche le pietre,

Stando a quanto è stato ricostruito, gli acquisti dei crediti erariali della Catanzaro Servizi sono stati 8, per un totale di circa 2 milioni di euro. Sette contratti sarebbero andati a buon fine, mentre più di una perplessità vi sarebbe sulla legittimità dell’ottavo.

Si tratta proprio di quello stipulato a novembre 2024 allegato alla transazione con Aurora immobiliare per estinguere il debito su Parco Romani. Davanti a questo quadro l’assemblea si aspettava chiarimenti dall’amministratore unico Gianluca Silipo. Quest’ultimo ha presentato una relazione in cui ricostruisce l’accaduto. Si dice vittima di una truffa e per questo ha annunciato di aver presentato denuncia alla Procura della Repubblica nei confronti della società di intermediazione, andrà ad aggiungersi a un esposto già presentato nei giorni scorsi agli inquirenti da parte di un imprenditore. Silipo farà denuncia solo per cercare di pararsi il culo. Sapeva benissimo ciò che stava facendo sperava di farla franca.

Intanto, si è appreso che la Direzione Provinciale Inps di Catanzaro ha ricevuto la segnalazione relativa alla falsa compensazione eseguita da Catanzaro Servizi Spa a marzo 2025. Il falso F24 per circa 200 mila euro, con il quale la società avrebbe dovuto versare i contributi previdenziali dei propri dipendenti, è stato inoltrato all’ufficio accertamenti, che è già al lavoro per la revoca del Durc della partecipata. Chi pagherà l’errore?