Un mese e mezzo di tempo. È quanto resta per la definizione del nuovo contratto chiamato a regolare i rapporti tra Comune e Catanzaro Servizi. Il prossimo 30 novembre scade, infatti, l’ultima proroga del “contrattone” che finora ha disciplinato gli affidamenti da parte di Palazzo De Nobili alla sua società partecipata e non c’è spazio per ulteriori rinvii. Già da qualche tempo uffici comunali e vertici della società controllata hanno avviato una fitta interlocuzione per arrivare a definire il nuovo accordo, con il quale l’ente mira a consolidare la società affidandole ulteriori servizi rispetto a quelli già svolti fino ad adesso.
Sul tavolo del confronto ci sono più aspetti: quello legato alla tipologia del contratto e quello relativo ai servizi, in particolare quelli a rilevanza economica sui quali il Comune dovrà puntare per consolidare Catanzaro Servizi e dare ulteriore sicurezza ai dipendenti.
La trattativa
Oggetto di riflessione, dunque, è il tipo di contratto e in particolare il contenuto. Se fino a qualche mese fa era scontato che si sarebbe proceduto a stipulare un contratto per ciascun servizio come auspicato dal Mef nella sua relazione del 2019, oggi gli scenari sembrano indicare altro. Si potrebbe trovare infatti una soluzione di compromesso attraverso la predisposizione di un contratto quadro tra la società e il Comune con i vari settori, al quale legare poi i singoli “disciplinari” emanati da ciascuno di questi settori in base al servizio che la partecipata sarà chiamata a svolgere. In tal modo si rispetterà la “pluralità” degli accordi indicata per una maggiore chiarezza da parte degli ispettori ministeriali.
I contenuti
Gli accordi includeranno le attività strumentali all’esercizio delle funzioni amministrative del Comune (front e back office, supporto amministrativo, tecnico e contabile) e dei servizi di facility management (portierato, custodia cimiteriale, lettura contatori idrici, per esempio). Ma in ballo ci sono anche altri servizi a rilevanza economica che potrebbero rivelarsi strategici per le finanze della società. Si parla dei servizi di manutenzione, della gestione delle lampade votive, dei servizi necroforici, della gestione del terzo specchio d’acqua portuale, degli spazi pubblicitari e affissioni; si sta anche ragionando sulla possibilità di affidare un’attività relativamente al tributo idrico.
Un legame stretto
Del resto, costruire il futuro di una società a totale partecipazione del Comune – per questo può definirsi controllata – significa anche intervenire sul futuro stesso dell’ente. Contare su servizi a rilevanza economica è in effetti importante. Ma lo è anche in relazione al ruolo che la Catanzaro Servizi ha finora svolto a supporto della macchina amministrativa comunale. Sono 110 i dipendenti della società che operano quotidianamente negli uffici di Palazzo De Nobili – ma non in regime di somministrazione di personale, modalità vietata alla società – senza i quali l’amministrazione non potrebbe andare avanti, vista la carenza di organico. E deve anche sostenerne i relativi costi commisurati alla prestazione da loro erogata. Ecco perché poter contare su maggiori entrate potrebbe aiutare a costruire un sistema sostenibile dal quale trarrebbero benefici sia l’ente che la società stessa, i suoi dipendenti e anche i terzi beneficiari dei servizi a rilevanza economica. Fonte: Gazzetta del Sud