Il gup del Tribunale di Catanzaro, Mario Santoemma, ha emesso cinque condanne e deciso per un’assoluzione nel procedimento, con rito abbreviato, sul presunto sfruttamento dei lavoratori nei supermercati del gruppo Paoletti distribuiti tra Montepaone, Soverato e Chiaravalle Centrale, nel catanzarese.
Paolo Paoletti, il titolare dei supermercati, è stato condannato a 7 anni, 9 mesi e 10 giorni di reclusione con interdizione perpetua dai pubblici uffici e interdizione legale per la durata della pena. Il pm aveva chiesto 14 anni di reclusione.
Il gup ha poi condannato a 4 anni, 11 mesi e 16 giorni la moglie di dell’imprenditore, Anna Valentino (chiesti 9 anni e 2 mesi), a 2 anni e 10 mesi Vittorio Fusto, dipendente di Paoletti (chiesti 7 anni, 11 mesi e 3 giorni), a 3 anni, 2 mesi e 26 giorni la collaboratrice Tiziana Nisticò (chiesti 4 anni, 11 mesi 20 giorni), e a un anno e 4 mesi, pena sospesa, Vito Doria, conciliatore sindacale della Uila (chiesti 2 anni).
Assolto, invece, il figlio dell’imprenditore, Rosario Martinez Paoletti (chiesti un anno e 4 mesi).
Il gup ha condannato Paoletti, Valentino e Fusto a risarcire tre parti civili e ha condannato Paoletti, Valentino, Fusto e Nisticò a risarcire altre 39 parti civili tra dipendenti dei supermercati e Cgil Calabria e Filcams Cgil Calabria. Rigettata la richiesta di provvisionale per le parti civili e di confisca delle società Food & More srl e Paoletti spa e confermato il controllo giudiziario delle stesse.
Dall’inchiesta, condotta dalla Guardia di finanza e coordinata dalla Procura di Catanzaro, sarebbero emerse retribuzioni inadeguate o comunque insufficienti rispetto alla quantità e qualità del lavoro svolto (4 euro all’ora, a fronte di una prestazione di attività lavorativa di oltre 50 ore a settimana) e la sottrazione di parte della retribuzione dietro la minaccia del licenziamento e facendo leva sullo stato di bisogno dei dipendenti.









