“Centrale del Mercure, ennesima nefandezza: il Pd calabrese sta tradendo la linea del partito nazionale”

Egregio Direttore di Iacchite’,
le scrivo con profonda amarezza e indignazione per segnalare l’irresponsabile proposta di legge avanzata dal Partito Democratico calabrese in Consiglio regionale, che mira all’abrogazione dell’articolo 14 della legge regionale n. 36/2024. Questo articolo, pur rappresentando un primo timido passo, introduce il divieto di costruire grandi impianti a biomasse nei parchi nazionali e regionali e prevede il depotenziamento di quelli esistenti, come la centrale del Mercure.
La centrale del Mercure è un impianto che simboleggia ciò che non dovrebbe più essere permesso: collocata in un Parco Nazionale, viola i principi fondamentali della Strategia europea per le foreste 2030. Utilizza legname non certificato, non proveniente da filiere corte locali, e contribuisce a un modello energetico insostenibile, in palese contraddizione con gli impegni internazionali dell’Italia sulla decarbonizzazione e la lotta ai cambiamenti climatici.
È sconcertante che i consiglieri regionali del Pd definiscano questa centrale un modello virtuoso di sostenibilità, ignorando non solo i dati scientifici ma anche il grido di allarme lanciato da Legambiente Calabria. Ancora più grave è il totale scollamento di questa posizione con la linea nazionale del partito. Elly Schlein e Annalisa Corrado hanno sempre manifestato una visione radicale e progressista sui temi ambientali, improntata alla decarbonizzazione e alla difesa della biodiversità. Dov’è oggi questa visione in Calabria? Perché il Pd regionale sta tradendo questi principi?
Mi appello con forza alla Segretaria Elly Schlein e alla Responsabile nazionale Ambiente Annalisa Corrado affinché intervengano immediatamente per fermare questa deriva che sta danneggiando non solo il partito, ma soprattutto il futuro ambientale ed economico della nostra regione. È inaccettabile che il PD calabrese promuova una proposta così arretrata, schierandosi di fatto contro le comunità locali, l’ambiente e i giovani che chiedono un futuro diverso.
La Calabria ha bisogno di politiche coraggiose che abbraccino la bioeconomia circolare, che puntino su impianti di piccola scala integrati con il territorio e su modelli energetici realmente sostenibili. Continuare a sostenere impianti obsoleti come il Mercure significa condannare la nostra regione a restare indietro, ostaggio di interessi privati e di logiche miopi.
Chiedo al Suo giornale di dare voce a questo tema, chiamando in causa i vertici nazionali del PD e ponendo domande chiare a chi ha presentato questa proposta. La Calabria merita di più, e anche il Partito Democratico.
Cordialmente, un militante del Pd, forse ancora per poco.