In un mondo dove ormai trovi tutto su Internet, facilmente e in pochi secondi, spesso ci si dimentica del proprio passato, ci si concentra sulla gabbia dell’attualità, non si ascoltano gli impulsi sentimentali che ci ricordano le nostre radici. E di portare veramente dentro di noi la propria città: nel mio caso, Cosenza.
Ed è proprio nella “nostra” città che il mio caro amico, Sergio Nucci, ed io ci siamo conosciuti. Gli anni passano ma l’amore per questa città no. Cosi pure non si sono mai sbiadite le nostre intime e rispettive passioni: lui per la politica (e vedo, per la fotografia),io per la scrittura. Non dovremo mai dimenticare le nostre origini, dovremo sempre ricordare tutto ciò – famiglia, casa, scuola, amici, strade, ambiente- che ci hanno fatto diventare ciò che oggi siamo.
Ai miei figli ho sempre detto, quando erano bambini e volevano sapere qualcosa delle mie origini: Cosenza, via Rivocati 108, lì sono nato, e via ricordando e fantasticando… Più o meno con le nostalgie invincibili del ragazzo della via Gluck, senza ahimè la qualità canora di Adriano Celentano. Mai dovremmo nascondere (agli altri, o peggio, a noi stessi) il nostro dna. Le fotografie proposte da Sergio Nucci arrivano dritte al cuore: perciò consiglio questo libro ai miei innumerevoli amici cosentini e a tutti i cosentini che non conosco e fanno parte di una sconfinata- letteralmente, senza confini- comunità a Roma e in tutta Italia, e nel mondo.
Chi mai potrà scordare il profumo – sensazioni proustiane – dei tempi che furono? I miei occhi sono ipnotizzati da queste foto d’epoca, in bianco e nero… ed automaticamente ritorno indietro nel tempo. Grazie Sergio. C’era una volta e ci sarà Cosenza. Nella memoria e nel cuore.
“Cosenza c’era una volta…”
Autore: Sergio Nucci
Fotografia di Francesco Gentile, Alfredo Salzano, Silvio Cavalcanti
Editore: Falco
Cesare Lanza