In questi ultimi giorni stanno uscendo articoli sul web che raccontano di come Mimmo Bevacqua da Longobucco, alias Chiù Chiù, starebbe rafforzando il suo ruolo di capogruppo e riunendo il Pd. Ma queste notizie hanno ben pochi riscontri, anzi… Specialmente dopo che il riverito nome di Bevacqua è apparso accanto a quello di Nicola Adamo (!) nelle carte dell’operazione Glicine della Dda di Catanzaro come “beneficiario” delle assunzioni clientelari negli enti controllati dalla Regione.
Bevacqua dopo 30 anni ha rotto con il suo ex riferimento romano Franceschini per il congresso nazionale in cui l’ex ministro della Cultura stava con Schlein e Chiù Chiù con Bonaccini. Per ritorsione, non è stato confermato in direzione nazionale del Partito, reo anche di aver votato contro alle liste di Letta che hanno portato poi all’elezione di Irto al Senato.
Nicodemo Oliverio e Franco Laratta hanno provato a difenderlo anche questa volta con Franceschini, ma Oliverio il crotonese ormai da pensionato si dedica più ad altre priorità e Laratta sono 10 anni che ha lasciato la politica attiva e ormai fa solo markette sulla televisione del clan Mancuso; dunque, non sono più influenti come qualche tempo fa.
Nel frattempo, Bevacqua ha chiesto qualche incontro a Franceschini ma non sono emerse novità, Franceschini ha capito che non ha senso con Elly tenere in vita la corrente calabrese ed è tornato al suo rompete le righe che aveva promosso anche ai tempi di Renzi. Mimmo ha però comunque scattato in treno qualche selfie per dare l’idea che a Roma ha ancora amici. Pensate com’è ridotto: è stato anche espulso dalla Segreteria provinciale del Partito, dove non ha più rappresentanti, mentre al regionale Irto anche nella sua ultima tappa a Cosenza ha confermato il sua asse con la Bruno Bossio tramite i buoni uffici di Demetrio Battaglia.
Certo, nel regionale Bevacqua è riuscito ad indicare una persona su 15 ma con una mera delega tematica. Nel gruppo regionale, non sono mancati alcuni contrasti di vedute con Amalia Bruni e nel frattempo l’unico che lo supporta realmente è Franco Iacucci, che comunque si mantiene ben allineato nell’orbita di Adamo e Guccione anche con la scelta di collaboratori. Non è stato poi Iacucci il principale sponsor della candidatura (fallita) di Franz Caruso a Presidente Anci, con l’ok di Adamo e Irto? Iacucci è un uomo di pace, lo sappiamo e tanti puntano sulla sua moderazione anche per riportare Mimmo in un percorso costruttivo con il Pd regionale, ma il percorso è in salita.
Bevacqua non ha gradito l’attacco di Giuseppe Mazzuca, che ha segnalato pubblicamente il forte rapporto personale fra Bevacqua e Occhiuto nonostante le loro litigate di facciata alla quale non crede nessuno. Il “guappo di cartone” porta ‘mmasciate senza sosta in giro per Cosenza e dice addirittura che Chiù Chiù e il parassita sono compari d’anello! e ha denunciato l’opposizione debole fatta dal gruppo alla Regione. Evidentemente dimenticando che il Pd ha fatto anche di peggio quando a Cosenza il sindaco era Mario Occhiuto. Ma si sa, i “guappi”, specie quelli di cartapesta, hanno la memoria corta.
Detto ciò, però le voci sulle ambizioni di Bevacqua sono tante: candidato alle Europee? Sindaco di Rende? Presidente della Provincia? Sindaco di Mirto Crosia? Sindaco di Corigliano Rossano in quota… Occhiuto ma mascherato?
Tutto poco credibile e però, qui arriva il bello: lui vorrebbe addirittura candidarsi a Presidente della Regione, obiettivo per cui sarebbero già favorevoli “case cadute” del calibro di… Graziano Di Natale (genero del mitico “Pirillone”), Lucia Nicoletti, Fabrizio Totera (assessore del Comune di Rende sciolto per mafia!), Antonio Tursi e persino… Tommaso Savoia. E qui torna la rottura con Adamo e Guccione che sarebbero invece favorevoli a convergere sulla candidatura di Ernesto Alecci, gradito ad Irto. Forte anche l’idea di Boccia di puntare invece su un ticket Jasmine Cristallo Presidente e Maria Locanto Vicepresidente con deleghe pesanti come sanità e lavori pubblici. Ma sotto sotto c’è chi dice che Irto stia lavorando per se stesso e che se Occhiuto se ne va davvero in Europa, alla fine il candidato potrebbe essere proprio Nicola il muto, bello e… possibile.
Vedremo cosa faranno anche i 5 stelle: nel frattempo l’eccessiva vicinanza del capogruppo regionale M5S Tavernise a Bevacqua e al Gruppo del Pd regionale non sarebbe piaciuta a Giuseppe Conte, che avrebbe lavorato per la nomina della Orrico come coordinatrice regionale proprio al fine di garantire maggiore discontinuità con i big del Pd calabrese, pare anche su “consiglio” di alcuni amici calabresi del Fatto Quotidiano.