Cetraro 2025. Aieta sceglie la Piazza e asfalta il Gallo (cedrone) e Pasqualina Straface

Cetraro. Aieta sceglie la Piazza e asfalta Gallo cedrone e Pasqualina Straface

Il Gallo cedrone e Pasqualina Straface, non contenti delle “botte” prese a Corigliano-Rossano con Flavio Stasi, ci riprovano a Cetraro. Dopo aver distrutto i consigli comunali di Cetraro, Scalea e Paola ancora ci riprovano.

Qui il loro avversario è Peppino Aieta, già consigliere regionale e quindi competitor della coppia forzista. L’occasione è l’apertura della campagna elettorale della lista di centrodestra organizzata in una ex sala di ristorante con parenti e amici dei candidati e clienti venuti ad omaggiare da tutta la provincia i due, appunto il Gallo cedrone e Pasqualina Straface. E mentre si svolgeva la presentazione della lista di centrodestra, ecco comparire l’ex sindaco Ermanno Cennamo accompagnato dal fido Carmine Quercia seduti in prima fila. Questo Cennamo che prima va da Peppino Aieta a San Filippo ad abbracciarlo e poi va da Del Trono ad omaggiarlo lascia sinceramente perplessi…

Questi due personaggi sono fuori dalle liste, non li ha voluti nessuno, soprattutto non li ha voluti Fratelli d’Italia mettendo un chiaro veto in quanto nocivi dopo i disastri amministrativi. Non solo, Ermanno Cennamo, ex sindaco mandato a casa proprio da Forza Italia, incredibilmente ha preso la parola ed è intervenuto a sostegno della lista di centrodestra guidata proprio da Giovanni Del Trono, segretario di quel partito che lo ha spodestato. Una lista, quella di Del Trono, formata da Forza Italia, Fratelli d’Italia e Democrazia Cristiana. Incredibile ma vero.

Cetraro la stiamo raccontando da tempo e da tempo stiamo osservando il becero trasversalismo che alberga nella politica locale. A questo punto ci viene da chiedere a Nicola Irto, segretario regionale del Pd: ma come si fa ad accettare la sfacciataggine di dirigenti, addirittura inseriti nelle strutture regionali pagate dal partito, che non sono riusciti neanche a fare uno straccio di lista, che sostengono spudoratamente una lista di centrodestra a Cetraro?

Possibile che nessuno dei dirigenti di ciò che fu il partito di Giannino Losardo dica una parola su questa vergogna? Qualcuno dei vecchi dirigenti del PCI, a cominciare da Gaetano Bencivinni, possibile che siano così omertosi davanti a tale oltraggio per la storia della sezione del partito democratica dedicata a Giannino Losardo? Possibile che un ex sindaco applauda alla Straface mentre demolisce il centrosinistra regionale?Possibile che neanche Peppino Aieta o qualcuno della sua lista abbia il coraggio di denunciare questa oscenità?

E mentre Cennamo si schierava a sostegno del centrodestra, nelle cui file ci sono quelli che lo hanno mandato a casa a giusta ragione, il popolo di Cetraro stava nella piazza principale del paese.
Infatti, mentre si svolgeva questo teatrino indecente in un ex ristorante, Piazza del Popolo a Cetraro centro veniva affollata dai sostenitori di Peppino il furbacchione che di fatto ha oscurato e asfaltato i colonnelli del centrodestra accorsi a Cetraro per sostenere la loro lista accompagnati dal codazzo di gente che di Cetraro non é. Un vero e proprio bagno di folla per Aieta, che per Cetraro è sicuramente il male minore e al quale consigliamo di evitare il suo approccio da Suore Orsoline e prendere spunto dalla energica campagna elettorale di Flavio Stasi a Corigliano-Rossano che ha trattato questi nullafacenti come meritano.

Ma Peppino ha un problema: deve spiegare che ci fa nella sua lista Barbara Falbo, ex Cesareo, ex Orlandino Greco, ex Giulio Serra, ex Gallo cedrone e sicuramente, domani, ex Aieta. E c’è ancora un altro personaggio di cui si parla poco e che é sparito dai radar: Tommaso Cesareo. Insieme a Peppino Aieta sono i due marpioni della politica cetrarese. Infatti stavano per suggellare un accordo che solo grazie a Italia Viva e a Italia del Meridione é saltato. Si erano inventati la larga convergenza sull’esempio di Francia, Germania e tutto il cucuzzaro. Don Masino, furbo e scaltro com’è, dopo aver mandato a casa Cennamo, e la sua disastrosa amministrazione, ha deciso di non ricandidarsi. E ieri nell’ex ristorante si é tenuto alla larga dai riflettori, ha stazionato in fondo alla sala consapevole della sconfitta pesante di cui non vuole essere responsabile.
Ma il vero triste equivoco di Cetraro continua ad essere il Pd. Un partito distrutto che ha oltraggiato e continua ad oltraggiare la memoria di Giannino Losardo.