CETRARO. ORA È CAOS
Pd sotto lo schiaffo di Don Masino
Unità e Rinascita rompe definitivamente con il sindaco Cennamo e il Pd. È molto duro il comunicato del gruppo Unità e Rinascita che fino a poco tempo fa era rappresentato in giunta e in consiglio dall’assessore Franco Lanza. Quest’ultimo, a quanto si legge, aveva assicurato le dimissioni da assessore e il passaggio all’opposizione. Ma è avvenuta solo la prima ipotesi mentre nessuna posizione sulla rottura con quel che resta della maggioranza. Il gruppo di riferimento di Franco Lanza non è per niente tenero e definisce l’atteggiamento del suo ex assessore pietoso.
Si sancisce così la fine triste del quadro politico che aveva sostenuto Cennamo alle elezioni. Dopo l’abbandono di Cetraro Attiva, rappresentata in Consiglio da Giovanni Rossi, stimato professionista fatto fuori per fare posto alla signora Luciani nel Flag (organismo mangiasoldi diretto dall’assessore regionale Gallo cedrone), e dopo l’abbandono di Lorena Matta, già componente del gruppo proprio di Unità e rinascita, oggi a sostegno del sindaco e della Giunta non rimane che un manipolo di consiglieri sudditi di Forza Italia e di Don Masino.
Unità e Rinascita, che é un gruppo che fa parte della sinistra storica, non ci sta a piegare la testa e a prostrarsi, per cui da oggi a Cetraro, Cennamo e il Pd di Bencivinni, sono ormai nelle mani di Don Masino Cesareo, il quale determina le politiche dell’amministrazione comunale tenendo sotto schiaffo il partito democratico che a questo punto potrebbe essere raggiunto, come da voci insistenti, da un provvedimento di commissariamento direttamente da Roma.
Intanto, il sindaco Cennamo ha annunciato che nei prossimi giorni varerà la nuova giunta dopo il tentativo fallito di trovare una soluzione di “salute pubblica” che affrontasse le emergenze di una città alla deriva in preda alle azioni malavitose che hanno riportato indietro la comunità cetrarese. Ricordiamo che un accordo trovato all’unanimità da tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione era stato raggiunto: si trattava di una larga convergenza che sostenesse una giunta esterna al consiglio comunale. Questa ipotesi, durata meno di 24 ore, è stata poi neutralizzata da Don Masino Cesareo al quale, per la sudditanza ormai conclamata del partito democratico, è seguita la posizione contraria del segretario del Pd Bencivinni il quale, rimangiandosi ciò che aveva sostenuto la sera prima, nell’originario tentativo di neutralizzare Cesareo, ha finito per esserne un gregario con la complicità del sindaco e di spezzoni del suo partito. Don Masino, dal canto suo, non vuole mollare la poltrona da vice in quanto, con la situazione di Cennamo costretto a stare fuori Cetraro, sarà di fatto il vero sindaco preparandosi per candidarsi ufficialmente alle prossime elezioni (arrassusia!)
Insomma, Cetraro vive la sua peggiore stagione che non si ricordava dagli anni 80. E nonostante questo, con un dissesto dichiarato da questi amministratori mediocri, questi signori continuano a percepire ricche indennità per una Giunta che non potrebbe amministrare neanche un pollaio. E le minoranze, al di là di qualche documento melenso, stanno a guardare in attesa che il Pd ritrovi una propria dignità e chiuda questa drammatica stagione politica. Ma aspetta e spera!