Il consiglio comunale farsa di ieri sera a Cetraro ha dimostrato come pur di mantenersi saldati alle poltrone hanno costretto il sindaco malato di leucemia ad affrontare l’odissea di un viaggio che potrebbe rivelarsi vana ed inutile.
Questo perché è pronto un ricorso al Tar dopo la denuncia fatta alla procura della Repubblica di Paola da parte di Vincenzo Cesareo, autorevole esponente della Democrazia Cristiana, che da tempo, in piena solitudine, denuncia omissioni sullo scioglimento del consiglio comunale.
Ma i problemi non risiedono solo negli aspetti legali ma anche in quelli politici. Infatti, se ieri il numero legale è stato possibile grazie ai consiglieri comunali di Forza Italia costretti dal Gallo cedrone a dare la fiducia dopo averla platealmente negata per tutta l’estate, la nuova giunta che il sindaco si appresta a varare è piena di insidie.
Le gole profonde in seno alla maggioranza risicata di Cetraro stanno facendo mostra della loro indigestione rispetto alla volontà del sindaco di varare un nuovo esecutivo con la presenza degli esterni. Ciò significa che il sacrificio di immagine e popolarità compiuto da Forza Italia sarà vanificato da un’ulteriore mortificazione che si sta per abbattere con la presenza di esterni. A lavorare a queste ipotesi pare che si stia impegnando qualche studio commerciale sull’asse Cosenza-Arcavacata.
Al momento bocche cucite ma i più intranei alle dinamiche della maggioranza parlano di una decisione già assunta anche per tenere calma la minoranza che vedrebbe di buon occhio la presenza di esponenti qualificati al posto dei forzisti. Stessa cosa dicasi per il Pd, che ha posto il veto su don Masino Cesareo e ha giò chiarito che una sua entrata in Giunta determinerebbe la sfiducia del Pd.
Su questa linea pare che vi sia anche l’intesa di qualche “furbacchione” della minoranza che avrebbe interloquito con il sindaco chiedendo un salto di qualità in linea con la giunta esterna che proprio la minoranza da tempo sta chiedendo. Tale ipotesi è stata avvalorata proprio dalle parole del sindaco che, se nelle settimane scorse si era mostrato critico e polemico con la minoranza, ieri sera ha ringraziato tutto il consiglio comunale per l’atteggiamento tenuto rispetto al suo arrivo. Non è mancato ai più attenti il riferimento a Peppino Aieta che in Consiglio era assente.
Intanto, vi è da dire, che proprio il fronte delle minoranze si è drammaticamente spaccato a seguito della disponibilità di alcune forze a garantire il numero legale per evitare che il sindaco si spostasse da Parma. E ieri vi è stata la pubblica rottura tra l’esponente della Democrazia Cristiana e il resto delle minoranze che hanno portato due distinte posizioni. Vedremo cosa accadrà, intanto per oggi è prevista una riunione di maggioranza in cui il sindaco dovrebbe fare i nomi dei due esterni. Salvo colpi di scena che a Cetraro non mancano mai.









