Cetraro. Il Siulp dice no alla ‘ndrangheta

Il Siulp di Cosenza esprime solidarietà al Sindaco e ai tanti cittadini di Cetraro che intendono manifestare il proprio NO alla ‘ndrangheta e al malaffare. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa

Gli ultimi episodi malavitosi consumatisi anche con l’utilizzo di fucili d’assalto kalashnikov, può essere una spia rilevatrice di una mentalità mafiosa che rischia di far precipitare nuovamente la città nel buio degli anni ’70 e ‘80.

Anni che, dopo l’assassinio (22 giugno 1980) di Giovanni Losardo, videro insorgere i cittadini di Cetraro contro la tracotanza criminale dell’epoca e che li spinse ad invocare ed infine ad ottenere l’istituzione del Posto Fisso di Polizia.

Un presidio di legalità, quindi, fortemente voluto ed apprezzato nel corso degli anni dalla popolazione cetrarese.

Un presidio di sicurezza che non c’è più da oltre sette anni, per una scelta del Dipartimento della P.S. che, all’epoca, non esitammo a definire sconsiderata per la sicurezza reale del territorio e per il rischio che agli occhi della gente la soppressione potesse apparire come un arretramento dello Stato nella lotta al crimine e ad ogni forma mafiosa e ‘ndranghetista.

Il Siulp dichiarò la propria contrarietà alla chiusura del Posto Fisso di PS di Cetraro attraverso alcuni comunicati stampa, con il sit-in del 19 gennaio 2015 e con la partecipazione al consiglio comunale aperto che nei giorni successivi venne convocato dal Sindaco dell’epoca.

Contestammo formalmente il provvedimento che ritenevamo ingiusto e dannoso per la percezione di sicurezza/insicurezza dei cittadini.

Purtroppo si stava chiudendo un Posto Fisso di Polizia in una città a suo tempo diventata famosa non solo per la bellezza del circondario ma anche per gravi episodi di cronaca e per la presenza sul territorio di uomini di spicco della criminalità organizzata calabrese.

Nonostante la sollevazione del Siulp, di altre associazioni, di buona parte della popolazione e di rappresentanti delle istituzioni locali, non si riuscì a scongiurare la chiusura definitiva.

Le cronache, purtroppo, in questi anni hanno dato ragione al Siulp che riteneva imprescindibile non solo non sopprimere il Posto Fisso di Polizia, ma potenziarlo per renderlo ancora più efficace ed efficiente nel contrasto a ogni forma di illegalità e per la sicurezza e lo sviluppo del territorio tirrenico.

Lo ha certificato nel 2017 una maxi inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, dove è stato addirittura affermato che ogni attività imprenditoriale e commerciale del litorale tirrenico cosentino, dalle più grandi alle più piccole, era sotto il dominio della cosca dominante.

E, purtroppo, le cronache ciclicamente ci restituisce testimonianze di fatti e misfatti che ciclicamente rimbalzano sulle cronache locali.

L’altro ieri si è tenuto in Prefettura un CPOSP al quale è stato inviato a partecipare l’attuale Sindaco di Cetraro che, da quel che si è potuto leggere in una dichiarazioni che gli è stata attribuita, ha espresso le

preoccupazioni e il disagio dei suoi concittadini per i recenti fatti di sangue che hanno fatto parlare di recrudescenza criminale.

Lo stesso Sindaco, al quale, per questa problematica, si ribadisce la vicinanza del Siulp, ha annunciato che, a breve, verrà convocato in Cetraro un apposito CPOSP dal Prefetto di Cosenza, come segno tangibile della presenza dello Stato.

La speranza del Siulp è che, in tale contesto, finalmente venga evidenziato il reale squilibrio che c’è tra le piante organiche delle forze di Polizia, il numero di abitanti, l’incidenza criminale nelle attività sociali, imprenditoriali e commerciali non solo di Cetraro e della fascia tirrenica, ma dell’intero territorio provinciale.

La provincia di Cosenza, infatti, sotto questo aspetto, è sempre stata sottovalutata rispetto alle altre province calabresi che, al contrario e giustamente, hanno piante organiche più adeguate per contrastare criminalità organizzata e criminalità diffusa.

Lo stiamo evidenziando da diversi anni, le piante organiche della Polizia di Stato nella provincia di Cosenza (soprattutto Commissariati di PS e Comandi di Polizia Stradale), sono assolutamente inadeguate rispetto alle esigenze di legalità e sicurezza dei territori di competenza.

La sottovalutazione di tale problematica non aiuta processi di crescita e di sviluppo che questa terra merita..

Bene farà il Sindaco di Cetraro, per la sua parte, a chiedere la riapertura del Posto Fisso di Polizia a Cetraro o il potenziamento degli organici dei Carabinieri, con il fine di favorire l’innalzamento dei livelli di sicurezza reale e di sicurezza percepita dai cittadini dell’alto tirreno cosentino.

Il Siulp non è per la militarizzazione dei territori, ma senza una maggiore presenza e visibilità di donne e uomini delle Forze di Polizia non potrà esserci, da parte dello Stato, un controllo del territorio adeguato al tasso di criminalità e ai disagi che soffre l’intera provincia, dal litorale tirrenico a quello jonico.