NOTA STAMPA DEMOCRAZIA CRISTIANA CETRARO
L’intera gestione amministrativa di questa martoriata città, da lunghi mesi, <funziona a mezzo servizio> e a <malo modo>, nel più completo disinteresse dell’abisso sociale, economico, culturale, in cui è stata fatta precipitare.
Il Sindaco, da quasi dieci mesi è impedito, in modo permanente, a garantire personalmente la piena funzionalità degli organi di governo, a causa di un’ostica e insidiosa malattia che lo tiene lontano da ambienti altamente contaminati da agenti infettivi e microrganismi patogeni.
La Giunta funziona da mesi in numero ridotto. A giorni subirà il suo settimo rimpasto in quattro anni, e tutto lascia pensare che non sarà l’ultimo, prima del completamento della consiliatura. Dal mese di luglio ad oggi, a dimostrazione della provvisorietà del lavoro svolto, le Deliberazioni, affisse all’Albo Pretorio, si possono contare sulle dita di una mano e, comunque, tutte attinenti alla ordinaria amministrazione.
A causa dello sfaldamento progressivo della maggioranza, la continuità della consiliatura, nella seduta del 22 ottobre scorso, pertanto, è stata possibile assicurarla solo a seguito della presenza in Aula del Sindaco, che ha garantito il numero necessario dei votanti, affrontando stoicamente il pericolo di una trasferta che avrebbe potuto compromettere, irrimediabilmente, le sue capacità immunitarie.
Se, da una parte, non si può non riconoscere il suo coraggio, dall’altra non si riesce a comprendere in quale modo lo stesso Sindaco riuscirà a garantire la sua piena operatività futura nello svolgimento delle sue funzioni, nella parte restante della consiliatura, che si annuncia particolarmente difficile e impegnativa per un Comune, costretto ad operare in stato di drastica restrizione economico-finanziaria, nel rispetto pedissequo delle norme stringenti di austerità, previste dallo stato di dissesto. Difficoltà, tuttavia, che cominceranno già dal prossimo Consiglio comunale, in cui si potrebbe aver bisogno della presenza dello stesso Sindaco, costretto ad affrontare un’altra rischiosa trasferta.
Continuiamo a ritenere, comunque, fortemente omissiva e inadempiente la condotta degli organi governativi, preposti al controllo degli atti della pubblica amministrazione. In particolare, consideriamo assolutamente inaccettabile la mancata attivazione delle procedure di scioglimento del Consiglio comunale, a seguito dell’inottemperanza dei termini temporali di approvazione del Bilancio di Previsione Consolidato, che ha comportato, di riflesso, una lunga interruzione dell’attività amministrativa e non pochi danni all’Erario comunale.
Non indietreggeremo, a tal proposito, di fronte a qualsiasi possibilità di ricorso alle leggi che regolano l’ordinamento degli Enti Locali, al fine di ridare credibilità alle Istituzioni democratiche dello Stato e curare i supremi interessi della nostra città. Aspettiamo, intanto, di conoscere la costituzione della nuova Giunta, <rimpastata> per la settima volta in quattro anni di consiliatura, augurandoci, almeno, che non dipenda, costruttivamente, da un debito da pagare ad una eventuale partecipazione diretta della para-massoneria nella stesura del copione, finora messo in campo per superare la complessità delle problematiche istituzionali, successive alle dimissioni del Sindaco e complementari alla palese trasgressione di una chiara norma di legge, come quella riguardante la perentorietà dei tempi di approvazione dell’ipotesi di Bilancio Consolidato.
Il Capo dell’amministrazione comunale avrà l’obbligo di informare i cittadini-elettori sulla sua scelta di assegnare due deleghe assessorili a persone esterne al Consiglio comunale, motivandone chiaramente le ragioni e la necessità! E’, questo, un dovere istituzionale di non poco conto da compiere di fronte alla città e a tutte le forze politiche cittadine, aventi l’indubbio diritto di conoscere il valore morale e le competenze amministrative di assessori non eletti dal popolo sovrano.
Della bontà delle libere scelte del Sindaco, riteniamo, debba farsi carico, soprattutto, il partito più numeroso di questa maggioranza, – “Forza Italia” –, garantendo per prima cosa, ai cittadini e alle forze politiche, che non si tratti di una mera occupazione di spazi di governo amministrativo ad opera di forti ed occulti potentati, la cui presenza è abbastanza palpabile in questo contesto così evidente di degenerazione politica e istituzionale.
Cetraro 26 ottobre 2024.