La patetica vicenda del punto nascita di Cetraro
Mister Bean/Cennamo sarà ricordato per essere stato il sindaco più inconcludente – o se preferite scunchiudente – della storia di Cetraro. Non ne azzecca una! Dalle mareggiate che hanno risucchiato tutta la sabbia posta sugli arenili di Cetraro che doveva servire al ripascimento del litorale, alle strade principali chiuse su cui non sa che pesci prendere, all’ospedale dove il ridicolo si mischia al drammatico.
Per non dire della situazione sociale: dinamite alle attività commerciali, accoltellamenti, sparatorie, omicidi e lui che fa? Dice che Roberto Occhiuto é rock! Lui, sindaco del Pd, collegato a Mimmo Chiù Chiù (Bevacqua) per via della figlia inserita a suo tempo nella struttura regionale, non perde occasioni per esaltare il presidente della Regione come un questuante sperando di ottenere qualche beneficio che non arriva. Ma l’ultima vicenda del punto nascita lascia sgomenti tanto da far chiedere ai cetraresi: ma questo c’è o ci fa?
Ma procediamo con ordine. Il 12 luglio Mister Bean scriveva:
“C’è il Polo Chirurgico. Approvato il nuovo decreto di riordino della rete ospedaliera. L’ospedale di Cetraro sarà sede del Polo Chirurgico e di numerosi servizi. Non era scontato.
Mesi, settimane e giornate intense che hanno premiato il lavoro silenzioso e le ragioni di una riorganizzazione territoriale d’avanguardia. Grazie a chi ha lavorato, a chi c’è stato vicino, ai vertici dell’Asp di Cosenza, al Presidente della Regione Roberto Occhiuto per aver avuto coraggio e lungimiranza”.
Dopo poche ore, il tempo di leggere e “capire” il Decreto, le opposizioni guidate dal quel furbacchione di Peppino Aieta – che Cennamo ha resuscitato -, lo sputtanano perché “Il Polo Chirurgico non c’è”.
Qualche mese dopo ci risiamo.
Il presidente Rock come lo chiama Cennamo (ma poi rock… de che?) fa un altro Decreto e Mister Bean, il 29 dicembre, scrive: “C’è già il Decreto. Riapre il Punto Nascita!”
Passano poche ore e arriva il secondo sputtanamento: “Nessuna riapertura immediata ma solo un cronoprogramma da rispettare per l’Asp”. Le opposizioni, tra cui Noi Moderati, Psi e Cetraro in Azione ridicolizzano il sindaco e addirittura il vicesindaco Tommaso Cesareo, prende le distanze da Mister Bean e si scusa con i cittadini per l’errore in cui anche lui è caduto dopo aver letto le dichiarazioni del primo cittadino. Ma vi è di più: passa qualche giorno e Cetraro Attiva, movimento politico che esprime il presidente del consiglio, con un durissimo documento si dissocia da sindaco e vice definendoli ridicoli. Insomma, roba da dilettanti allo sbaraglio!
Ma Mister Bean non si dà pace e torna all’Asp accompagnato dalla signora Luciani che ha lasciato la minoranza per passare con Cennamo dopo essere stata cacciata dai fratelli Cinghiali di Cosenza dalle liste di Forza Italia alla Provincia e dopo essere stata nominata da Cennamo quale delegata al Flag di fatto esautorando Giovanni Rossi, presidente del consiglio e professionista stimato.
Ma si agitano inutilmente e tutti sanno che per via della probabile chiusura dell’ostetricia del Sacro Cuore, Cetraro dovrà riaprire per forza di cose. Per cui non sarà merito certo né di Mister Bean, e né dell’Asp. Anche perché l’Asp avrebbe potuto riaprire Cetraro da almeno 2 anni. Occhiuto che è furbo ha dato come termine ultimo per il cronoprogramma 6 mesi: guarda caso il tempo necessario per arrivare alle elezioni europee. Ma negli ambienti ospedalieri circola con insistenza una domanda: ma le cause che hanno portato alla chiusura del punto nascita sono state rimosse? Le cause che hanno portato nel 2019 al decesso della giovane Santina Adamo e su cui c’è un procedimento penale in corso, sono state superate? Come verranno gestite le sacche di sangue? Ci sarà l’emoteca dedicata solo all’ostetricia? Riapriranno per le elezioni europee ma siccome mancheranno medici, ostetriche, infermieri, oss, richiuderanno subito dopo.
Su questo torneremo nei prossimi giorni. Perché il vero problema, adesso, rimane quello del sangue e non qualche porta di cui parla l’inconcludente Mister Bean, ridotto ormai in… mutande da questa vicenda.
Ma proprio mentre ci apprestiamo a rendere note le ridicole manovre sul punto nascita, ecco arrivare la notizia di una riunione di maggioranza tenutasi ieri sera nella quale il presidente del consiglio, Giovanni Rossi, armato di coraggio e di sostegno da parte del suo movimento Cetraro Attiva, ha sbeffeggiato tutti confermando che il suo movimento sarà autonomo nel consiglio comunale. Ne ha avute per tutti: contro la signora Luciani, accusata da Rossi di essere una trasformista, e contro il vicesindaco Cesareo, quello che doveva cambiare il mondo ma che – come dicono a Cetraro- non è stato in grado di “fà nu bucu ntra na pitta”.
Vi aggiorneremo perché Cetraro è osservato speciale, ed oltre ad essere diventato ridicolo, è diventato interessante per capire come sono tragicomici alcuni amministratori calabresi.