Cetraro. L’aula del Consiglio ridotta a “mattatoio” dagli “scienziati” dell’Asp di Cosenza

L’aula del consiglio comunale di Cetraro per qualche ora si è ridotta a… mattatoio. No, non è una provocazione ma soltanto quello che è realmente accaduto nella cittadina tirrenica. Si tratta, in particolare, della “brillante” idea che è stata concepita dagli “scienziati” dell’Asp di Cosenza (un nome, una garanzia!) che hanno dato vita a una due giorni di corso per l’acquisizione della qualifica di “persona formata” – ex reg. CE 853/2004.

Il “valore aggiunto” secondo gli “scienziati” di cui sopra è stato quello di voler dare – bontà loro – un’offerta formativa per gli allevatori, i cacciatori e tutti i cittadini interessati. E così, al termine del momento didattico, è arrivata anche la “lezione pratica”. Ma questa lezione non è avvenuta dentro i laboratori dell’Asp, dove magari sarebbe stata anche “gradevole” per chi era interessato, ma addirittura dentro il Comune di Cetraro e quindi nella sala del consiglio comunale. Sì, avete capito bene: dentro l’aula del Consiglio con tanto di fotografie e selfie celebrativi.

La foto che vedete con il maiale squartato é proprio dell’aula del consiglio comunale di Cetraro ridotta a mattatoio. É un avvenimento – almeno a nostra memoria – mai verificatosi in Calabria. 

Per chi fosse interessato a conoscere i nomi degli “scienziati”, eccoli qui. In primis, il direttore generale del Servizio veterinario dell’Asp di Cosenza, dott. Ugo Cavalcanti, e la dottoressa Maria Franca Accattato. Ma anche il dott. Roberto Tramonti che ha tenuto una delle lezioni conclusive.
E infine, ma non certo per ultimo, gli “scienziati” hanno rivolto un ringraziamento anche all’assessore Barbara Falbo “… oramai nota nella nostra comunità (e non solo) – abbiamo letto non senza stupore in una nota – per l’inesauribile voglia di realizzare tutto ciò che porta plusvalenze ai cittadini…”.
Gli organizzatori hanno già dato appuntamento al prossimo corso formativo! E speriamo che non arrivino di nuovo a usare come mattatoio un’aula di un consiglio comunale. Ma mai mettere limiti alla… Divina Provvidenza.