“Cetraro svenduta al vassallaggio feudale di due consiglieri regionali”

COMUNICATO STAMPA DEMOCRAZIA CRISTIANA CETRARO 

𝐍𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐮𝐫𝐭𝐢𝐬
Ridotto alla più totale e indegna sottomissione ai reconditi disegni della paramassoneria deviata, la cui presenza è ben palpabile alle nostre latitudini. Asservito ai noti potentati politici di provincia. Avvezzo ai più squallidi compromessi per il puro mantenimento del potere, nella mattinata di lunedì 28 ottobre u.s., il Sindaco ha provveduto, da remoto, alla nomina di due assessori esterni al Consiglio comunale, cogliendo l’unica possibilità che gli era rimasta per proseguire la consiliatura, fino alla scadenza del suo mandato.

La nostra città, perché tutti i cittadini sappiano, è stata letteralmente svenduta al vassallaggio feudale di due onorevoli regionali, il cui riconosciuto mecenatismo, in verità, non ha faticato più di tanto ad imporre la sua volontà agli insignificanti e sprovveduti rappresentanti del popolo, vegetanti nella compagine di maggioranza. Come mai avvenuto negli ottanta anni di ordinamento democratico, con questa scelta scellerata sono state oltraggiate la storia e l’onorabilità della nostra Massima Istituzione, mai stata incline alla sottomissione e al compromesso, distintasi sempre per la sua strenua resistenza a tutte le più pericolose devianze che hanno minacciato l’autonomia e l’indipendenza delle amministrazioni comunali del passato.

Gli assessori esterni di fresca nomina, con tutto il rispetto che si deve alle loro persone, non hanno alcun motivo di vantare i loro meriti professionali, che saranno sicuramente tanti e apprezzati, ma, in tale occasione, — se ne facciano una ragione –, il loro ingaggio è dipeso unicamente dalla incontrovertibile appartenenza alla corte dei due potentati politici, che, seppure ideologicamente opposti, hanno, spavaldamente, saputo massimizzare i loro interessi politici ed elettorali e ideare un epocale compromesso spartitorio di potere. Cosa che in nessuna altra città sarebbe stato tollerata.

…”La nostra città merita un’amministrazione che sappia combinare innovazione e radicamento nel territorio, e la nuova è pronta a rispondere a queste esigenze”… Così scrive il Sindaco nel suo comunicato di presentazione della nuova Giunta. Con questo spirito, eticamente e moralmente inaccettabile, lo stesso Capo dell’amministrazione comunale della nostra città vanta la sua fierezza nell’aver portato a termine, con le prerogative che la legge gli consente, un disegno rivolto al bene della città che, al contrario, è indissolubilmente subordinato al completamento, tra un anno, del suo mandato.

A rivolgersi, compiaciuto, ai cittadini, è il Sindaco delle sette Giunte, che tratta i suoi assessori come semplici pedine da muovere sulla scacchiera degli equilibri numerici della sua compagine di governo. E’ il Sindaco che non si fa scrupolo di ricorrere alle bugie e travisamento della realtà, assegnando titoli accademici alla sua nuova assessore, senza che questa ne sia in possesso. Attribuisce, al suo nuovo assessore al Bilancio, “consolidata esperienza nel settore del Bilancio e della gestione economico-finanziaria di un Ente Locale”, omettendo di dire che, nel Comune di Rende, ha indetto lo stato di <dissesto>, qualche anno addietro.

Nello stesso messaggio, rivolto ai cittadini e al mondo, ha fatto riferimento, con abile sottigliezza narrativa, ai limiti e alle incapacità degli assessori e di tutti i consiglieri a sua disposizione, ben visibili nei quattro anni e mezzo di consiliatura già trascorsi, finendo per invocare quei requisiti di lungimiranza programmatica e radicamento territoriale, che solo i nuovi insigniti possono garantire.

Giudizi sprezzanti, ancorpiù, e senza alcun riserbo all’indirizzo dei suoi ex collaboratori di Giunta, tra cui quel se-credente luminare del Turismo e della Valorizzazione del territorio, la cui presenza è stata sempre appetita in tutti i convegni aventi come tema questa fondamentale e preziosa risorsa dello sviluppo economico e sociale della nostra terra. Fine misera e ingloriosa per una cotante eccellenza rappresentativa, sarà chiamato, da oggi in poi, ad alzare supinamente la mano nei Consigli comunali, e a pietire l’interesse della nuova delegata a questo comparto, perché possano sopravvivere le sue sublimi ideazioni, come l’Isola del Bacio, la promozione delle patate rosse di S. Angelo, gli accattivanti incontri con le Sirene di Ulisse, le carezzevoli melodie delle Maree Festival, il patto di amicizia stipulato con le Api cittadine. E tanti altri originali e sconvolgenti parti della sua inarrivabile fantasia.

Il Sindaco ha, infine, invocato una stretta e assidua collaborazione con la nuova Giunta. Per “una città più prospera, accogliente e dinamica e perché non sia vanificato il suo sforzo di dare alla città quell’apporto di intelligenze e professionalità che non gli è stato dato di riscontrare nella nostra Comunità. Di questo, ne è profondamente convinto il Sindaco di Cetraro. Peccato che la maggior parte dei cittadini, “ignoranti e inservibili”, gli abbiano dato il privilegio di rappresentarli e decidere il loro destino per un lasso di tempo sciaguratamente lungo!
Cetraro 29 ottobre 2024.