DON MASINO COME IL PAPA
A Cetraro ormai siamo alle macchiette. Chi vuole divertirsi e assistere allo show di comici, burattini, acrobati, trasformisti, deve farsi un giro a Cetraro e osservare i politici locali. L’ultima scenetta simpatica è quella che ci regala il tragicomico video di Don Masino Cesareo che pensa di essere il Papa che dal balcone di San Pietro e fa annunci alla città e al mondo.
Dopo essere stato sbugiardato e sconfessato persino da… suo fratello (https://www.iacchite.blog/cetraro-vincenzo-cesareo-presenta-denuncia-per-omissioni-e-abuso-di-potere-per-il-mancato-scioglimento-del-consiglio/) ora ha riscoperto l’umanità dimenticando che lui è il protagonista indiscusso di questa pantomima. Tanto è vero che è lo stesso sindaco nelle settimane scorse si era scagliato contro i consiglieri di Forza Italia apostrofandoli come “Insensibili alla sua condizione“.
Ma Don Masino, che sa perfettamente che non si riuscirà a fare nulla perché il consiglio comunale è di fatto già sciolto, potrà dire: io sono stato umano e gli altri no. Roba che anche un bambino capirebbe e riderebbe davanti a questo infantile tentativo di salvarsi l’anima ma non la faccia.
Ma la cosa peggiore del suo annuncio alla città e al mondo é come tratta gli assessori in carica. Il ragionamento è questo: io sono il migliore, io ho portato la città ad alti livelli, io sono stato il più bravo e poi ancora io ho sbloccato i pareri, e ancora io, io, io… Come se il sindaco e gli assessori non esistessero. Anzi, aggiunge, io l’avevo detto in Consiglio che mi sarei dimesso e insieme a me l’hanno detto altri. Io l’ho fatto, gli altri no con un chiaro riferimento al vicesindaco attuale, Barbara Falbo, sua ex fedelissima che l’ha scaricato e gli ha preso il posto.
Ma Don Masino ha la memoria corta. Perché è vero che lui si è dimesso ma non per principio, ma solo perché aveva avuto il veto dal Pd e dal suo segretario, Gaetano Bencivinni che negli ultimi giorni, però, è sparito. Segno questo che Don Masino si dovrà limitare ad alzare la mano ma non potrà entrare in Giunta – anche se questo Consiglio dovesse andare avanti – per la netta opposizione del Pd e non certo per i suoi sentimenti candidi.
Ora, i cetraresi si chiedono: ma come fanno quelli che ancora sono saldati alle poltrone a rimanere silenti rispetto a queste offese e mortificazioni? E poi, che significa noi sosteniamo la giunta fino a quando il sindaco non tornerà e poi lo manderemo a casa. Ma che ragionamenti sono? Un sindaco può essere mortificato in questo modo? E gli assessori, quelli che sono rimasti, possono ancora subire offese e mortificazioni della loro dignità? Possono farsi sostenere a termine da chi li ha definiti attaccati al 27 e nell’ultimo video apostrofati come incapaci? Ed un sindaco può ridursi a fare la bolletta di un’utenza domestica con la scadenza già fissata? Certo, il sindaco, che conosce Don Masino sa, che poi, quando tornerà, lo metterà al suo posto perché ormai ha fatto terra bruciata intorno a sé per cui non saprà più dove andare. Ma c’é un limite in ogni cosa e farsi mortificare rimarrà una macchia a vita.