La campagna elettorale è ancora molto in sordina perché tutti attendono l’operazione della DDA di Catanzaro che farà pulizia sia nel centrodestra che nel centrosinistra.
Tuttavia, non mancano le prime schermaglie e le prime scintille. Rispetto agli anni passati, il fenomeno dell’attacchinaggio è ridotto ai minimi termini ma le grandi “corazzate” come quelle di Lucio Presta e di Mario il cazzaro usano anche questa forma di pubblicità per foraggiare qualche “guagliuni” e buttare fumo negli occhi della gente.
Ora, a gridare allo scandalo è uno dei prodi camerieri di Madame Fifì ovvero Damiano Covelli, che ieri sera sul suo profilo Facebook ha postato una foto e un commento.
“Strappato il manifesto di Lucio Presta per attaccare quello di Occhiuto. Arroganza allo stato puro. Pensano di essere i padroni della città”.
Damiano Covelli è uno dei papponi del potere adamitico. E’ stato consigliere comunale e assessore ma soprattutto ha un posto fisso all’Università della Calabria e si becca anche 3000 euro al mese per fare il “consulente” di politica al consigliere regionale Giudiceandrea. Insomma, un assistito dalla politica in tutto e per tutto. Che ha anche il coraggio di gridare all’ingiustizia e di dire ad Occhiuto che è il padrone della città.
Eppure anche le pietre sanno che se il cazzaro ha fatto il sindaco per 5 anni lo deve solo a Madame Fifì, a suo marito, all’avvocato Sammarco e agli zingari, che dopo aver votato Paolini al primo turno hanno votato Occhiuto al ballottaggio.
Di conseguenza, una volta tanto, ci sia consentito dire che Occhiuto o chi per lui ha fatto bene a strappare quel manifesto di Lucio Presta. Anche perché su quel manifesto c’era la pubblicità della presentazione ufficiale della sua candidatura che è stata affidata a quel razzista di Del Debbio, che nessuno ma proprio nessuno avrebbe voluto vedere a Cosenza.
Bravi attacchini di Occhiuto, avete fatto bene. E se ne vedete altri, fate lo stesso. Senza paura…