Clinica Misasi, i Morrone aumentano le ore di lavoro ai dipendenti-candidati

Nei giorni scorsi nella celeberrima clinica del “mammasantissima” Ennio Morrone ovvero la Misasi-San Bartolo, si è svolta una riunione alla presenza dei sindacalisti UGL. Quelli che una volta erano fascisti e adesso si stanno “comunistizzando”, nel senso più deteriore del termine, ovviamente.

I sindacati, questa massa di venduti al miglior offerente, hanno preso tempo perché, a sentir loro, non sarebbero stati avvertiti di quello che succedeva in clinica.

Si dice che i Morrone (i parenti del “mammasantissima”: figli, nuore, nipoti e affini) abbiano ripresentato la richiesta di concordato al Tribunale di Cosenza anche se sprovvisti della firma della segretaria nazionale dell’UGL Daniela Ballico.

Si dice ancora che la signora Ballico sia “arrabbiata” (parole grosse!) con i Morrone perché avrebbero fatto apporre la firma su questa richiesta al dipendente Franco Sconosciuto (si chiama così di cognome), segretario della RSA, con nessun potere di firma.

La clinica Misasi
La clinica Misasi

La situazione, a detta dei dipendenti, precipita sempre di più perché Ennio il “mammasantissima” ha fatto assumere ai suoi parenti un curatore fallimentare di nome Aldo Rizzuti, ha aumentato le ore di lavoro ai dipendenti che saranno candidati nella lista al Comune a sostegno di Lucio Presta (ci riserviamo di farvi conoscere al più presto i loro nomi) e, come al solito, non si hanno notizie sui pagamenti degli stipendi arretrati.

I Morrone dicono sempre di aspettare che l’Asp paghi il dovuto ma la domanda, tanto per cambiare, è sempre la stessa: che cosa ci hanno fatto con i soldi risparmiati con questo contratto-capestro? Marco Morrone, il gemello di Luca bambino mio, risponde candidamente che hanno provveduto a pagare le cooperative per le sostituzioni.

Bene, ma se la clinica è così tanto in crisi da dover chiedere il concordato, perché si tengono altre cooperative all’interno della struttura invece di trattare tutti allo stesso modo? 

Daniela Ballico
Daniela Ballico

Sta di fatto che la signora Ballico, per quanto faccia finta di “arrabbiarsi”, non risolve un bel nulla in merito al mancato rispetto degli accordi. E sta di fatto che i Morrone continuano a fare quello che vogliono e nessuno parla per la comprensibile paura del licenziamento del “mammasantissima”.

Nella speranza che i Morrone, magari con un comunicato chiarificatore, ci spieghino quello che sta accadendo, rivolgiamo la nostra incondizionata solidarietà ai dipendenti di cotanto genio politico e imprenditoriale.