Clinica Misasi-San Bartolo: dov’è finito il “gruzzoletto”?

La clinica Misasi

Non si hanno notizie di come sia andato a finire il concordato della clinica Misasi-San Bartolo. La struttura della famiglia Morrone, a fronte di un passivo di circa 15 milioni di euro, ha chiesto l’intervento giudiziario per verificare i termini del fatidico concordato.

Voci di corridoio ma ormai coincidenti con quelle che si colgono dall’interno della clinica della famiglia Morrone danno per probabile una mancata approvazione del concordato da parte del Tribunale.

Daniela Ballico
Daniela Ballico

Circa un anno fa scendeva direttamente da Roma Daniela Ballico, della segreteria nazionale dell’Ugl. E’ stata lei a firmare un contratto di prossimità che neanche si poteva applicare in quanto era sola firmataria di RSA e non di clinica riabilitativa.

Ma il bello è che non è stato tenuto conto delle altre sigle sindacali che opponevano un secco no al contratto.

La Ballico rassicurava tutti perchè con questo contratto non ci sarebbero stati più problemi di pagamento e che, proprio grazie all’accordo, sarebbe passato il concordato. Invece la struttura è andata peggiorando progressivamente.

I dipendenti devono attendere per il pagamento degli stipendi l’arrivo dei mandati dell’Asp. Eppure, l’amministratore unico diceva in una riunione svolta con i dipendenti stessi, che grazie a questo contratto “abbiamo messo su un bel gruzzoletto per pagare puntualmente gli stipendi”. Le casse però sono vuote, chissà perché .

E così, mentre i suoi dipendenti non sanno più a che santo votarsi, Ennio Morrone veleggia al comando della Commissione di Vigilanza, quando, a dir poco, dovrebbero essere altri a vigilare su di lui e sulle sue manovre di potere.