Comitato No Scippo: “Ospedale di Cosenza, Caruso faccia di più”

Comitato No Scippo: Ospedale di Cosenza, Caruso faccia di più

Gentile Sindaco Caruso, parafrasando Tito Livio si potrebbe dire che mentre al Comune di Cosenza si discute, l’ospedale HUB di Vaglio Lise-COSENZA viene scippato dalla Regione Calabria, dal Comune di Rende e dall’Università della Calabria.

Del tavolo istituzionale chiesto dalla sua maggioranza politica nel Consiglio comunale aperto si sono perse le tracce. Non si sa che fine ha fatto, se cioè le controparti a cui il Consiglio comunale si è rivolto, hanno accettato o rifiutato o peggio ancora ignorato la richiesta di sedersi attorno a un tavolo per trovare una soluzione concordata. Dalle notizie che quotidianamente trapelano si può dedurre che la richiesta è caduta nel vuoto.

Dal punto di vista formale lei ha fatto il suo dovere. Ha detto più volte pubblicamente che è contrario al trasferimento dell’ospedale HUB di Vaglio Lise di Cosenza ad Arcavacata di Rende e di non essere convinto della regolarità delle procedere utilizzate da Roberto Occhiuto per lo scippo. Per cui il Comune di Cosenza, su sua richiesta, ha affidato ad un qualificato studio legale romano il compito di fare ricorso al TAR.

Eppure in città c’è la sensazione che lei non si stia impegnando a sufficienza. La comunicazione alla città non è adeguata alla gravità della situazione. Non è infatti in pericolo solo la sanità. È in pericolo il futuro di questa città, la sua economia ed il suo ruolo di capoluogo di Provincia.

C’è invece il convincimento che per difendere questa grave lesione della democrazia sia necessario innalzare il livello dello scontro politico. Ciò che sta succedendo in Calabria, prima con il maldestro tentativo del solito Occhiuto di imporre la città unica e poi con i pieni poteri affidati dalla Protezione Civile allo stesso presidente della Regione, è così grave che meriterebbe di essere portato a livello nazionale.

Quando l’arbitrio e la prepotenza sono così evidenti da mettere a rischio la democrazia, la cittadinanza dovrebbe scendere in piazza spontaneamente e protestare democraticamente.

Ma in una Regione come la Calabria dove la democrazia è fragile e dove la sfiducia nella classe dirigente è diffusissima, la cittadinanza se non è stimolata e correttamente informata, non scende in piazza nemmeno per difendere un suo diritto sacrosanto. Soprattutto se chi la rappresenta nelle istituzioni non si mette alla testa della protesta e la guida. Cosenza morente questo si aspetta dal suo Sindaco. Se non lo fa rischia di essere percepito come corresponsabile. Il Comitato NO SCIPPO sta svolgendo il suo ruolo. E continuerà a farlo. Ma come tutti i comitati non ha il potere di risolvere i problemi che solleva. Questo è compito delle istituzioni.

Comitato NO SCIPPO