Concorso docenti, ecco le novità: bando il 1° febbraio, prova scritta fine marzo e orale a giugno

Il sottosegretario Faraone pubblica sulla sua pagina Facebook una notizia molto attesa: tutte le novità nella selezione del bando (o meglio dei bandi) degli insegnanti per il concorso a cattedra 2016.

Ecco cosa scrive Faraone: “Il conto alla rovescia può partire. I tempi per la pubblicazione del bando per il concorso per 63.712 docenti stanno per arrivare: primo febbraio. A fine marzo la prova scritta, a giugno quella orale. A settembre in classe nuovi insegnanti che porteranno una ventata di innovazione nella scuola.

Ma l’innovazione sarà cifra distintiva anche del modo in cui selezioneremo i docenti che entreranno in ruolo a partire dal prossimo anno scolastico. Abbiamo fortemente voluto introdurre delle modifiche rispetto al passato perché non possiamo pensare di rivoluzionare un sistema utilizzando, però, gli stessi strumenti di sempre. Più merito, più riconoscimento del percorso dei docenti, più qualità. Sarà un concorso in cui, per la prima volta, verificheremo non solo quello che gli insegnanti sanno ma anche e soprattutto quello che sanno fare.

faraone Nessuna prova preselettiva: non l’abbiamo voluta perché esamineremo professionisti che magari insegnano già nei nostri istituti e docenti già abilitati. Un concorso interamente computer based, con un conseguente risparmio di tempo non indifferente. Attenzione particolare alle conoscenza delle lingue: delle otto domande a risposta aperta dello scritto, due saranno in lingua straniera. E per l’orale? Lezione in classe di 45 minuti e per alcune materie, come musica o arte, anche una prova pratica.

Ma per la prima volta, come avevamo promesso, avranno un peso importante titoli come il dottorato di ricerca e le certificazioni internazionali sulla conoscenza dell’inglese, dello spagnolo, del francese e del tedesco, ma anche aver frequentato un tirocinio abilitante e l’esperienza maturata già in classe. La figura dell’insegnante deve essere sempre più sfaccettata, aggiornata, poliedrica e dobbiamo riconoscere che chi possiede strumenti in più è una risorsa per l’intera scuola.

Qualità e rispetto dei diritti dei docenti. Abbiamo considerato le legittime aspettative dei cosiddetti Gm 2012 infanzia. Mentre nell’elaborazione del concorso abbiamo introdotto una novità non indifferente: il coinvolgimento del Consiglio superiore della pubblica istruzione, che potrà esprimere il suo parere e dare suggerimenti. Si è insediato ieri e in quell’occasione ha eletto Francesco Scrima – al quale vanno i miei auguri di buon lavoro – presidente. Una finestra di dialogo costantemente aperta anche per i prossimi atti del Miur. Non era scontato, ma abbiamo deciso di cambiare passo.

Stiamo parlando di un concorso in cui passerà un docente su tre. Finora il rapporto è stato di uno a trenta. Uno su tre vuol dire fare passare l’eccellenza e non scegliere a caso. Vuol dire assumere solo i migliori insegnanti di cui la scuola ha bisogno”.