Concorso docenti, spuntano nuove ipotesi: per infanzia e primaria accesso per titoli e servizio, senza preselettiva

Il bando del concorso scuola docenti 2016 continua a ritardare e le ipotesi rimbalzano incessanti, ma al momento nessuna di queste è stata ancora confermata.

E’ stato ipotizzato (senza peraltro nessuna conferma da parte dei sindacati chiamati in causa in linea generale) che il ritardo possa essere dovuto non tanto a problemi tecnici (attendere l’approvazione della riforma delle classi di concorso), quanto piuttosto politici, volti ad evitare ricorsi, soprattutto da parte dei docenti abilitati che possono vantare più di 36 mesi di servizio, nonchè dubbi su una possibile distribuzione dei posti prima della mobilità straordinaria dei docenti di ruolo attesa per l’estate 2016.

Su infanzia e primaria, nodo centrale del concorso (in quanto si attende per questi posti di insegnamento un numero elevato di partecipanti), all’inizio si era pensato di lasciare la preselettiva, eliminandola solo per le classi di concorso della scuola secondaria. Poi lo stesso sottosegretario Faraone ha anticipato che si sta facendo di tutto per eliminarla anche per infanzia e primaria, dal momento che il concorso vedrà come protagonisti professionisti che lavorano già da anni a scuola e che non si vogliono fare distinzioni tra categorie di insegnanti. 

Da allora si sono inseguite varie ipotesi, anche perchè il problema si intreccia con quello della presenza di graduatorie di merito del concorso 2012 ancora con candidati in alcune regioni, esclusi dal piano straordinario di assunzioni 2015.

L’ultima ipotesi sui tavoli del Miur viene anticipata da Repubblica.it e quindi non trova ancora conferma. No prova preselettiva per infanzia e primaria, ma “accesso per soli titoli: servizio già prestato e titoli culturali”

Come dire, una scrematura preventiva, derivata non dalla preselettiva (il rischio che sia discriminante, a quanto pare, è alto), ma piuttosto dalla carriera (tornano in mente le parole di Faraone: a partecipare saranno professionisti), che garantirebbe l’accesso a chi ha già lavorato nella scuola, è pienamente inserito in essa, e adesso ha la possibilità di essere assunto a tempo indeterminato.

Staremo a vedere, al momento le uniche rassicurazioni del Miur sono quelle che dopo l’approvazione definitiva della riforma delle classi di concorso per la secondaria, il bando sarà emanato. Intanto i giorni passano.

Orizzonte Scuola