Consorzi di Bonifica. L’incarico “segreto” a Basile, Antonucci uno e trino e bollette alle stelle: gli agricoltori non ce la fanno più

Caro Direttore,

vorrei portare alla Sua attenzione ulteriori “stranezze” di questa gestione dei Consorzi di Bonifica che vanno oltre quelle che ha pubblicato qualche settimana fa (https://www.iacchite.blog/consorzio-di-bonifica-di-trebisacce-ecco-come-gallo-e-i-suoi-compari-si-arricchiscono-alle-spalle-degli-agricoltori/) considerato che pago di tasca mia i loro lauti stipendi, e senza avere i dovuti servizi.

Vorrei soffermarmi sulla delibera n. 193 del 07/09/2023 (pubblicata sul sito del Consorzio) che dà un incarico di consulente a tale ingegnere Domenico Antonio Basile da VIBO VALENTIA (si tratta proprio dell’ex deputato, classe ’52, poi assessore regionale all’Ambiente nella giunta Chiaravalloti e coinvolto nell’inchiesta “Poseidone”: un gran bel soggetto, ndr) al fine di resistere ad un ricorso per una gara d’appalto…

La stranezza più evidente è che manca l’importo che questo professionista dovrà prendere, alla faccia della trasparenza…

Poi, quest’estate nonostante un servizio pessimo e la costante mancanza di pulizia dei fossi di scolo, il Commissario ANTONUCCI ha autorizzato straordinari, reperibilità e festivi per decine di migliaia di Euro (si veda sul sito del Consorzio la  delibera n. 185 del 31/08/2023).

Per non parlare del Commissario Antonucci che è diventato tanto bravo da essere nominato Commissario a Trebisacce poi nominato a tempo determinato (sempre con lauto stipendio) Direttore Generale al Consorzio di Scalea (anche questo Consorzio indebitato fino al collo) e dulcis in fundo rinominato Commissario a Trebisacce e Commissario a Scalea (manco Padre Pio era arrivato a tanto!), sarebbe interessante sapere oltre che il lauto stipendio anche i rimborsi spese che prende.

Giunge voce che come per il passato anche nella gestione Commissariale di Trebisacce non vengono pagati né imposte né contributi INPS dei dipendenti. Tanto le decine di migliaia di euro in pensioni, disoccupazioni e malattie degli operai le paga la collettività. Se un comune mortale non paga le tasse o i contributi, arrivano pignoramenti fermi amministrativi e in alcuni casi procedimenti penali: come mai le autorità preposte non prendono provvedimenti contro coloro che pur rappresentando un ente pubblico non pagano i contributi e le tasse dovute? Dopo la gestione non certo virtuosa di Blaiotta adesso gli operai non protestano più, considerando  che gli stipendi arretrati stanno per diventare 8…

Purtroppo i debiti dei Consorzi cadranno sulle spalle dei contribuenti che si vedranno aumentare di 10 volte le bollette irrigue e della bonifica e le associazioni datoriali, prima fra tutte la Coldiretti tacciono, forse perché oramai organiche a questa maggioranza regionale e a questo assessore all’Agricoltura? Nel frattempo le raccomandate di Area riscossione continuano ad arrivare, i pignoramenti e i fermi amministrativi pure anche in presenza dei pagamenti. Gli agricoltori non ce la fanno più, qualcuno ci aiuti.

Lettera firmata