Sapevamo da decenni che il Tribunale di Cosenza fosse un porto delle nebbie, ma non pensavamo che la procura della Repubblica, la Prefettura e la Regione Calabria fossero, diciamo cosi, un tutt’uno. Generalmente chi viene denunciato per “atteggiamenti persecutori e ritorsivi” ed estorsivi quantomeno viene indagato con conseguenti misure cautelari. Questo, però, accade in un paese normale e quando gli indagati sono persone normali. Se si tratta di un un Ente pubblico, il rappresentante dell’ente verrebbe subito destituito o commissariato dal Prefetto o dall’Ente superiore. Questo sempre in un paese normale. In Calabria purtroppo non succede. Ed i motivi per cui la “legalità “ è un optional sta nel fatto che molti dei potenziali indagati e dei delinquenti godono di protezioni che le persone normali non hanno.
Stiamo parlando di quanto sta denunciando ormai da giorni l’Amministratore di Kratos, Alfonso Gallo, che in una nota mandata ai comuni del Consorzio Valle Crati, alla procura della Repubblica di Cosenza, al Prefetto di Cosenza ed al Presidente della Regione, denuncia Maximiliano Granata e l’ ingegnere Citrea di “atteggiamenti persecutori, ritorsivi ed estorsivi” nei confronti dei comuni di Cosenza, Rende e Carolei.
Ci risulta, inoltre, che due sindaci dei tre comuni elencati, abbiano denunciato Maximiliano Granata e l’ingegnere Citrea per gli stessi motivi. Ed allora la cosa diventa seria.
E qui partono le protezioni di Granata. Non ci siamo dimenticati che la moglie (si dice ex ma non c’è certezza…) di Granata, al secolo Lucia Angela Marletta, sia un magistrato del Tribunale di Cosenza ben agganciata con la Prefettura di Cosenza. Oggi è un rispettabile magistrato civile ma fino a qualche tempo fa era un magistrato penale e conosce molto bene le indagini, poi insabbiate, nei confronti di Mario Occhiuto e dei suoi amici. Insomma, si dice in giro che Granata sarebbe a conoscenza di cose e fatti che gli permettono di tenere “per le palle “ Mario Occhiuto e di conseguenza anche il fratello Roberto. Lo stesso presidente si dice (ma anche qui non c’è certezza…) che vorrebbe tanto sbarazzarsi dell’inutile Granata, che ormai rappresenta solo un problema, ma non può farlo per il bene del fratello e dei suoi amici. Si arriva ormai al punto che Granata potrebbe fare di tutto e comunque passarla liscia, figuriamoci se può avere seguito “solo” un atteggiamento persecutorio e ritorsivo nonché estorsivo verso tre poveri comuni, tra l’altro neanche guidati da sindaci “obbedienti” all’Occhiuto pensiero…
A tutto questo si aggiunge che Alfonso Gallo ha denunciato lo stesso Granata ed il suo zerbino Citrea, di essere stati causa della mancata attuazione del project financing con conseguente incazzatura del Ministero che, a causa di Granata, non riesce a far uscire l’ Italia dall’infrazione comunitaria. E tutti muti! Siamo a Cosenza, non dimentichiamolo, dove tutto è possibile.