Dopo il match perso malamente al terzo da un Lorenzo Musetti acciaccato e crollato sul finale, Jannik Sinner è entrato in campo con tutte le speranze azzurre sulle spalle. Jannik è partito fortissimo contro Novak Djokovic, imponendo un ritmo spaventoso, che il serbo ha faticato a gestire. Impressionante il livello di Sinner nel primo parziale, con un break maturato nel 3° game che ha permesso all’altoatesino di scattare avanti 2-1 e servizio. Un piccolo miracolo (trattandosi di Nole) che si ripete anche nel 5° con Sinner che scatta avanti 4-1 e poi va a chiudere 6-2. Mai sottovalutare la forza di un Nole ferito. Nel secondo set il numero 1 al mondo di 400 settimane (401) da lunedì, torna con la ferocia di cui è capace e nel 3° game si prende il servizio di Jannik. Il n.1 italiano si avvicina nel 7° gioco ma non riesce ad agganciare il serbo e finisce ancora sotto di un break cedendo 6-2 a sua volta. Terzo set con Sinner aggrappato al suo servizio nel secondo game dove gli servono quasi 15 minuti di gioco per restare a galla. Un game da vero campione con una palla break annullata con la prima di servizio, chiudendo poi con un ace. È una battaglia in cui Nole prova a sfondare ma viene respinto da Sinner anche all’8° game, in cui l’italiano è ormai stremato e fatica a tenere lo scambio, Nole ha una palla break ma Jannik si aiuta come può, anche con un “Vamos” e tiene il 4-4. Sul 5-4 Nole sente l’odore del sangue e conquista 3 match point. Sinner li annulla tutti facendo impazzire il Martin Carpena che urla “Italia Italia” portandosi a casa il 5-5 con una personalità impressionante e pois trappa il servizio a Nole servendo per il match e chiudendo da vero campione.