dal profilo Fb di Leonardo Arci
I rossanesi che seguono la politica ricorderanno certamente l’estasi con cui il sindaco uscente (quello che minacciò le proprie dimissioni senza mai darle) della città jonica condivideva il palco allestito in piazza Bernardino Le Fosse con il segretario leghista Salvini al quale il primo cittadino dichiarò di aver consegnato un dossier sul Tribunale di Rossano (credeva, il poveretto, che a Salvini potesse fregare qualcosa di questa vicenda).
E i rossanesi ricorderanno anche come il movimento Noi con Salvini riceveva in pompa magna il senatore Raffaele Volpi, all’epoca vicepresidente del partito nonché segretario del Senato per la Lega, il quale, per aver presentato un’interpellanza parlamentare sulla chiusura del Tribunale, venne descritto come colui che “dovrà prendersi carico del disservizio esistente sul territorio”.
Ebbene, i fatti dimostrano che a distanza di 10 mesi dal suo insediamento, il governo (di cui fa parte la Lega del senatore Volpi) non ha alcun interesse ad affrontare la vicenda relativa alla chiusura del Tribunale.
Ma emerge un altro particolare.
Secondo quanto dichiarano i giornalisti Giovanni Tizian e Stefano Vergine ne “Il libro nero della Lega” (ed. Laterza), il senatore Volpi sarebbe stato incaricato dallo stesso segretario Salvini in persona di individuare temi a rilevanza locale particolarmente sensibili nei territori del Sud considerati strategici al fine di uno “sbarco” della Lega a sud di Roma. E fu così che il senatore Volpi si fece paladino della riapertura del Tribunale, presentò al governo un’interpellanza e si recò a Rossano per inaugurare la sede di Noi con Salvini e dare il via al quel radicamento nel Meridione in Calabria.