In vista delle prossime elezioni amministrative a Corigliano-Rossano la situazione e gli schieramenti cominciano a delinearsi in maniera più chiara. Se il centrodestra è alla ricerca di un candidato credibile da contrapporre a Flavio Stasi, nel centrosinistra si trova l’intesa sostanziale alla quale manca solo una parte del Pd rappresentata dall’evanescente segretario Madeo oramai mollato dagli “stasiani”.
Nel centrodestra si fanno i nomi del consigliere regionale Straface, già sindaco di Corigliano e detentrice della meritevole medaglia al valore come prima ed unica amministrazione sciolta per mafia alle nostre latitudini (ma la diretta interessata ha già smentito almeno due volte), del senatore Ernesto Rapani e di Giuseppe Turano. Ago della bilancia potrebbe essere rappresentato da Azione e dai risultati del suo congresso cittadino dove si contrappongono le posizioni di Francesco Madeo (consigliere comunale) che potrebbe sostenere Stasi e che in consiglio comunale, in contrasto con il proprio gruppo, ha votato a favore del bilancio consolidato e di altri punti come la Meris (anche a seguito del “golpe” subito in Consiglio con la sostituzione come capogruppo), e quelle dei gruppi del generale Graziano (dove c’è del torbido, lui c’è sempre) e di Corigliano-Rossano Domani (ex sostenitori di Stasi, cacciati dal sindaco ed ora all’opposizione più per vendetta che per politica).
Il centrosinistra, su iniziativa dei movimenti di Stasi, di Sinistra Italiana e Verdi e del gruppo “Sinistra Democratica” (gli stasiani nel Pd), si è riunito ed ha dato vita al tavolo del centrosinistra. A questo tavolo, nelle ultime ore, si sarebbe unito anche il Movimento 5Stelle rafforzando l’idea che tutto il centrosinistra cittadino sia schierato con Stasi. Resta fuori al momento il Pd o, per lo meno, quello rappresentato dal segretario Madeo e dal gruppo che rossanese che sostiene Giuseppe Tagliaferro.
Questa parte del Pd, che non dovrebbe contare nemmeno sul sostegno degli uomini vicini al consigliere Bevacqua né della parte “coriglianese” che sembra propendere per Stasi, ha rifiutato l’invito a sedere al tavolo e cerca di trovare alleati per costruire un’alternativa a Stasi, probabilmente con il solo scopo di evitarne la vittoria al primo turno. Sembrerebbe che, negli incontri carbonari tenuti a Rossano (perfettamente in linea con quello che accadde con la scelta di Mascaro e l’accordo con Forza Italia qualche anno fa), sia stato detto chiaramente che, piuttosto che votare Stasi, voteranno il centrodestra. Probabilmente si cerca o si cercherà un accordo con Azione per presentare un paio di liste in sostegno di un candidato, rigorosamente rossanese, e si fanno i nomi di Mascaro, Candiano, Nilo Domanico o Scarcello.
La convocazione del tavolo di centrosinistra e l’adesione dei 5Stelle nei fatti isola però il Pd ufficiale che dovrà fare i conti anche con la decisione, comunicata anche a Irto ed alla federazione provinciale, di parte del Pd “stasiano” di non aspettare le trattative imbrogliate di Madeo ma di partecipare attivamente al tavolo. Certamente quello che appare è, quindi, un Pd ufficiale che non solo resta isolato e che, probabilmente, rischia persino di non presentare una lista vista la pochezza “elettorale” di chi resta a lavorare contro Stasi, ma che corre il rischio di perdere per strada l’alleato Azione che, magari candidando a sindaco proprio Scarcello, potrebbe optare per il centrodestra.
Un muro contro muro insomma in cui, se è vero che nel direttivo cittadino sembra prevalere – ma decisive saranno le scelte dei “coriglianesi” che avevano sostenuto Tagliaferro e del gruppo di Bevacqua – chi non vuole Stasi, anche a costo di far saltare il partito, è altrettanto vero che non c’è la possibilità di avanzare una proposta alternativa a Stasi perché significherebbe dover ammettere che si lavora ad un’ipotesi tesa solo “a far perdere” Stasi.
Sembra a questo punto inevitabile un intervento del segretario regionale Irto che, in più occasioni, ha parlato di Stasi come unica candidatura credibile e ha disertato, elemento non secondario e che ha fatto perdere la pazienza agli “stasiani”, la Festa dell’Unità proprio per il rifiuto di Madeo ad invitare il sindaco.