In alcune conversazioni ambientali e telefoniche, lo Zangaro indica Giorgio Alfonso Le Pera come suo “socio”. Egli, infatti, presente all’interno dello studio professionale del secondo, contatta telefonicamente Vincenzo Anania, professionista delegato in una procedura esecutiva di interesse dell’associazione, informandolo che, al fine di avere informazioni sulla procedura, si sarebbe recato presso lo studio del suo “socio” Giorgio Alfonso Le Pera..
… I due discorrono di diverse procedure esecutive, delle modalità di vendita (Zangaro: “Vendila al miglior offerente, no!”; “è telematica, Giò”), degli interessati (Zangaro: “Chi la vuole questa?” Le Pera risponde che è una persona importante e Zangaro: “non mi dire don capocchia”), del professionista delegato per una di queste (Anania), che viene contattato telefonicamente dallo Zangaro al fine di avere delucidazioni circa un contratto di comodato relativo all’azienda di contrada Armania… Successivamente lo Zangaro e il Le Pera commentano il contatto con Anania… e Zangaro riferisce di essersi accordato con l’Anania per un incontro o per farci andare lo stesso Le Pera, avendo detto al professionista “Non lo so se vengo io o mando il mio socio”. Giorgio Le Pera non appare affatto sorpreso della definizione utilizzata da Zangaro al quale propone piuttosto di andare insieme presso lo studio dell’Anania.
La medesima terminologia viene ufficializzata dallo Zangaro con riferimento a Carmine Placonà , commerciante di agrumi…
Relativamente alla posizione di Luisa Faillace, l’esistenza di un vincolo e di una collaborazione duratura tra i sodali emerge da una serie di conversazioni. Nella prima, l’avvocatessa, facendo riferimento ad una procedura di vendita e ad un cliente procacciato dal Le Pera, si lamenta con lo Zangaro della scarsa correttezza del primo… Analogamente, nella seconda, la Faillace lamenta il ritardo del pagamento, da parte del Le Pera, dei suoi compensi per l’attività connessa alle aste giudiziarie (“… cioè, io avanzo soldi non si sa come quando e perché… ho fatto favori di gentilezza pur di risolvere i problemi…”) evidenziando che mentre il primo si era giustificato in ragione delle sue difficoltà economiche, il secondo aveva collegato il mancato pagamento alla persistenza della pretesa risarcitoria di Mario Grimoli, cliente di Zangaro e Petrone in una procedura esecutiva… professionista delegato Rocco Guarino, il cui costo avrebbe dovuto essere sostenuto da coloro che avevano istruito la pratica (Faillace: “A quella famosa situazione dell’avvocato Guarino, di Alfonso Petrone e tutto quanto… L’ultima volta che io l’ho visto addirittura mi ha detto che dovevo chiedere a te… Ma il problema avrebbe dovuto risolverlo così: chiedendo a te e ad Alfonso i soldi…”).
Poiché, come affermato dalla Faillace, in un precedente incontro tenutosi presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Corigliano, lo Zangaro le aveva rappresentato l’infondatezza della pretesa, ella lo chiama per comprendere la veridicità delle ragioni addotte dal Le Pera…
Più in generale, può ricavarsi che il rapporto tra Zangaro, Le Pera, Faillace e Petrone risale quantomeno al settembre del 2017, periodo nel quale gli indagati sono impegnati in tre procedure, una delle quali è quella che si è aggiudicato Mario Grimoli…
La valutazione complessiva delle acquisizioni probatorie consente di ritenere che gli avvocati Alfonso Cesare Petrone e Luisa Faillace rappresentano i legali di fiducia dei quali, di volta in volta, si avvalgono Zangaro, Le Pera e Placonà dopo aver individuato i clienti interessati a partecipare alle aste giudiziarie. I professionisti in questione si occupano infatti della predisposizione della documentazione per la partecipazione alla gara, della formulazione dell’offerta e della sua gestione in occasione della seduta…
La scelta di avvalersi di tali professionisti è finalizzata a diversi vantaggi, segnatamente
– a gestire la partecipazione all’asta attraverso soggetti tecnicamente capaci, disponibili a svolgere l’incarico nella consapevolezza del programma criminoso dell’associazione e, perciò, in ragione di un rapporto di estrema fiducia con il capo e gli organizzatori dell’associazione;
– a sfruttare la loro conoscenza dei professionisti delegati, in virtù di rapporti di colleganza, professionali e comunque personali;
– a tranquillizzare i “clienti” con riferimento all’iniziale esposizione della partecipazione all’asta: l’offerta è presentata dalla Faillace o dal Petrone con la formula “per persone da nominare”, sicché i clienti mantengono l’anonimato e non sono esposti nei confronti dei debitori esecutati…
Una ulteriore modalità di illecito condizionamento delle aste giudiziarie si poggia sull’elevato grado reputazionale raggiunto dall’associazione sul territorio, rappresentando un polo di captazione delle istanze di numerosi soggetti interessati alle aste. Il dato centrale è rappresentato dallo svolgimento, da anni, da parte di Giuseppe Andrea Zangaro, delle funzioni di assistente giudiziario presso la cancelleria del Giudice di Pace di Corigliano. Tale condizione gli consente di avere rapporti con avvocati e professionisti delegati, e di accreditarsi, in virtù della funzione, nei loro confronti, in quelli dei suoi “clienti”, nonché dei “partner”, anche equivocando, all’occorrenza, sul suo profilo professionale e sulle sue competenze…
In sintesi, dall’istruttoria sono emersi rapporti con i seguenti “clienti”.
Soggetti interessati che si sono rivolti all’associazione e che hanno partecipato alle aste: LONGOBUCCO Mario, MADEO Franca Elena, POLICASTRI Valeria, LAURO Raffaele, POLICASTRI Giampiero, STRAFACE Fabio, CHIATTO Valdesina, DIDONI Marco, FUSARO Giuseppe, GACCIONE Gianfranco, BERARDI Francesca, MONTALTO Francesco, CECCARANI Giampaolo, CARATOZZOLO Giuseppe, NORMINO Giuseppe, FAMIGLIUOLO Giovanni Salvatore, GILIO Antonio Massimo, SALERNO Maria Francesca (moglie di MACRI’ Domenico), ZANGARO Giuseppe, ZANGARO Salvatore, ZANGARO Lucia, FERRARO Mario, GRIMOLI Mario, FEDERICO Paolo, PIANETA Angelo, famiglia CARICATO (attraverso ORANGES Pietro Paolo), ROTELLA Vincenzo, BALESTRIERI Angelica, LINARDI Francesco, ROMANO Giuseppina, FERRANTE Alessandro, DE DOMINICIS Giuseppina (suocera di PLACONA’ Carmine).
Soggetti che si sono rivolti all’associazione con l’intento di acquistare immobili nelle aste giudiziarie, senza poi parteciparvi: SOLETI Francesco, BASILE Carmelo, CONOCCHIA Arcangelo, MARZO Pietro, GINESE Massimo, ARGENTINO Costantino, FRANCOMANO Vincenzo, MONTALTO Vincenzo, SPOSATO Natale, VULCANO Isabella, RISAPI Maria, DE GAETANO Francesco, ARTURI Giovanni, MAGNO Savino, FUSARO Salvatore, ORANGES Pietro Paolo, SAMMARRO Massimo. DIMA Battista Salvatore, LONGOBUCCO Salvatore, SPOSATO Sergio, OREFICE Damiano, MISISCA Vincenzo, ALOE Gennaro, SIFONETTI Giuseppe, RIZZUTI Giovanni, PUCCI Francesco, MALAGRINO’ Placido, SIMONE Giuseppe, MADEO Carmela.