Corigliano-Rossano, cari compagni (?): giù le mani dalla Centrale Enel e giù le torri

Giù le mani dalla Centrale Enel e giù le torri
Preg.mi Marco Miccoli
Carlo Guccione
Franco Iacucci

Oggetto: Demolizione ruderi centrale Enel e restituzione spiaggia alla collettività.

di Giuseppe Passavanti

Cari compagni o amici o come volete voi,
ho letto con molto disgusto della vostra sortita, di questo pic-nic post industriale, di questa “immersion” in un impianto del quale l’Enel sta vendendo i pezzi di valore lasciando la merda al popolo rossanese (olio, ciminiere, tralicci ecc.). Sinceramente potevate fare a meno di venire perché da queste parti ne abbiamo piene le tasche di frasi roboanti circa la “sostenibilità ambientale e la riconversione alla produzione di energia rinnovabile”. Non ci interessa. L’Enel deve smantellare e restituire ciò che ha tolto alla città ed alla gente.
Questi paroloni usateli nelle riunioni di reduci e combattenti che tenete con i pochi seguaci che vi sono rimasti. Ve lo dico da ex iscritto che non ha fatto la carriera del sig. Guccione o del sig. Bevacqua, preferendo lavorare per lo sviluppo da dirigente di un ente locale. Ne ho viste e sentite di tutti i colori e devo dire che solo a Forcella erano più bravi a confezionare pacco e contro pacco.

Caro commissario, ma lei non doveva avviare i congressi, vincere le elezioni di S.Giovanni in Fiore, sperando in una tarantella con la Bossio? Lei è a conoscenza (Guccione non le ha detto nulla?) della insostenibilità della non assistenza sanitaria? Sa che il suo governo nazionale tiene in piedi un commissariamento che chiude l’Utic di Rossano e manda i pazienti nelle strutture private? Lei è informato del fermo dei lavori dell’ospedale unico in nome del quale hanno chiuso i presidi di Trebisacce e Cariati? Ha visto la sostenibilità della monnezza per le strade con cani randagi e presto anche branchi di lupi? Ha letto la sostenibilità di un morto al giorno sulla ss 106? Ha letto delle auto incendiate, dei morti ammazzati e del tribunale rubato a Rossano? Non credo abbia letto un rigo della cronaca non credo si sia informato di chi siamo, del nostro portato culturale, della nostra storia. No, a lei interessa il rapporto con Enel. Veda, anni fa scendevo da Rossano con in auto Gerardo Chiaromonte e Luigi Tarsitano, alla curva della montagna spaccata, dove si apre la finestra sullo Ionio dissi: vedi compagno come stonano quei camini. Lui si incazzò come un matto al punto che l’avrei fatto scendere volentieri. Più o meno disse quello che lei ha detto venendo a Rossano.

Archeologia industriale, massimalismi desueti, intromissioni indebite nel destino della gente. Proponga un referendum su quello che ha detto o se ne stia a Cosenza. Il Renzelli, un attivo e risultati da prefisso telefonico. Per Guccione le do un consiglio: non si ingelosisca di Bevacqua, alla prossima la vedo dura per entrambi.
Auguri per i congressi, se trova gente e non tessere per celebrarli.
Cordialmente ma non troppo,