Il comizio di ieri sera del generale Graziano – come volevasi dimostrare – si sta rivoltando come un boomerang sulla sua già molto traballante candidatura. In particolare, le sue gravissime accuse di un molto presunto voto di scambio nei quartieri popolari di Rossano per le quali ha chiesto addirittura (!) l’intervento della magistratura, vengono clamorosamente rigettate dalla gente che vive dignitosamente (al contrario di lui, ricco sfondato dopo aver succhiato copiosamente denaro dalle mammelle pubbliche) la sua condizione di difficoltà economica. Ecco la lettera che abbiamo ricevuto da una rappresentanza di cittadini.
Caro generale… Case popolari cosa?!
Ma il generale ha perso la testa? Come è mai possibile che un “galantuomo” (almeno così si autodefinisce…) come lui categorizza così le persone?
Stiamo veramente scherzando?
Abbiamo seguito il suo comizio a Schiavonea ieri sera in diretta e siamo letteralmente balzati dalla sedia quando ad un certo punto si è messo a dire che Stasi sarebbe venuto nelle case popolari dove ci sono i poveri (per lui) ed ha comprato voti…
Ecco, adesso noi, andando anche al di là delle pesanti accuse rivolte da questo soggetto, vorremmo sapere: com’è possibile che un probabile prossimo “primo cittadino” della nostra città possa “bollare” e “marchiare” già adesso in questo modo le fasce deboli della città?
Poveri, famiglie in difficoltà o per meglio dire “mort e fam”.
Bene, caro generale, ci siamo rivolti a Iacchite’ perché sappiamo che lo legge attentamente e allora vogliamo farle sapere che rappresentiamo centinaia di famiglie in varie case popolari di Rossano e possiamo dirle con assoluta certezza che Stasi non è mai venuto a comprare voti dai “morti di fame” come dice lei.
Cogliamo l’occasione per rivelare che noi al primo turno avevamo votato Promenzio ed ora al ballottaggio avevamo intenzione di votare Graziano… Beh, grazie per averci aperto gli occhi…
Lettera firmata