Noi non diremo mai alla direttrice (o se preferisce al direttore) del Corriere della Se… pardon.. della Calabria che avrebbe fatto meglio a stare zitta, come lei invece ha fatto nove mesi fa (11 novembre 2024 per la precisione) con il sindaco di Corigliano-Rossano: “… E anche questa volta il sindaco Flavio Stasi ha perso l’occasione per stare zitto”.
La dottoressa Paola Militano si era arrabbiata forte contro Flavio Stasi. La goccia che aveva fatto traboccare il vaso era stata l’affermazione di Stasi su una lettera del Ministro Urso diretta a lui che ha avuto il piacere (si fa per dire) di leggere in esclusiva sul giornale da lei diretto. Come si fa a pubblicare una lettera riservata tra cariche istituzionali presentandola come esclusiva è un mistero, anzi forse un “miracolo”, al limite potrebbe essere uno scoop, salvo che il Ministro, tramite forse il presidente della Regione, non abbia sbagliato indirizzo o inviato la copia agli amici… prima della lettera ufficiale.
La direttore/direttrice, faccia lei, otto mesi fa era un fiume in piena, incontenibile: “… Il maldestro tentativo di Stasi, evidentemente, è quello di continuare a buttarla in caciara per silenziare la fuga a gambe levate di Baker Hughes da Corigliano-Rossano dopo la rovinosa battaglia ingaggiata contro gli statunitensi, l’autorità portuale e la Regione a scapito solo di un territorio dove il 20% della popolazione è in uno stato di miseria. Uno scontro immotivato… che lascia ora il sindaco di Co.Ro. con un pugno di mosche in mano ed una credibilità politica in frantumi…”. E concludeva lapidaria:“Stasi ha gettato alle ortiche una grande occasione, era difficile fare peggio”.
Da quanto abbiamo letto e anche riportato, dunque, Paola Militano e il Corriere della Calabria scendevano in campo al fianco di Roberto Occhiuto sposandone completamente le ragioni, senza alcun dubbio o perplessità. Fino ad arrivare al punto di ridurre l’accusa di Stasi sul pasticcio delle autorizzazioni della zona Zeus a un semplice atto burocratico: “Stasi pensa veramente di essere assolto dall’avere avversato con incomprensibili formalismi procedurali?”.Verrebbe da chiedere a Paola Militano: quindi che doveva fare Stasi? Starsene zitto, agire contro legge, e fare finta di non vedere e di non sapere, nella migliore tradizione calabrese, per fare un favore a Robertino suo?
Però un fatto positivo c’è: oggi abbiamo la prova provata (ma forse non ce n’era neanche bisogno) che Paola Militano è tra i capi più accaniti della curva nord, fossa… Occhiuto. Ora, ognuno può avere le sue idee, fare le sue scelte di campo, ma compito di un buon giornalista è chiedere, porre domande, magari anche incalzare e persino insultare ma non invitare al silenzio o addirittura al non rispetto dell’iter deliberativo. E mentre Stasi veniva tartassato, Militano non trovava spazio per porre alcuna domande al Ministro Urso, al presidente Occhiuto, e alla stessa Baker Hughes.
Se si fosse avuto a cuore veramente l’investimento si poteva chiedere: Ministro Urso e presidente Occhiuto, le pressioni che avete fatto verso la Baker Hughes in cosa sono consistite? In una semplice telefonata? in una PEC? in un messaggio postale? Forse in un incontro fugace a Germaneto a favore di telecamere, tra un caffè e l’altro? E poi questi famosi 60 milioni che avete detto che la Baker Hughes avrebbe dirottato altrove, dove sono andati a finire? E l’ultimo annuncio dei 26 milioni di nuovi investimenti a Vibo sono gli stessi dell’annuncio dell’anno scorso? E se a Vibo Valentia, e ne siamo tutti contenti, si può investire nella zona industriale perché a Corigliano-Rossano invece si poteva investire solo nel porto?
E Infine, Ministro Urso e presidente Occhiuto: perché avete considerato perso questo investimento senza muovere un dito? Forse vi serviva per mettere su una bella campagna contro Flavio Stasi per tentare di affossarlo politicamente in vista delle prossime Regionali? Purtroppo, per voi, questo piano è fallito.
La Militano affermava che la credibilità politica di Stasi fosse ridotta a pezzi. Se fosse stato vero statene più che certi che lei non avrebbe scritto questo editoriale di fuoco che nasceva dall’ennesimo tentativo di infangare Stasi. Non ci sarebbe stato questo editoriale perché il Corriere della Calabria a dir poco simpatizza con Roberto Occhiuto, ma non si sa mai, un piccolo trattamento di riguardo va fatto anche all’opposizione istituzionale, quella che siede in consiglio regionale, quella educata e brava. D’altronde si diceva persino che Militano doveva essere la candidata del centrosinistra alle ultime regionali. Ma lei ha rifiutato, forse fiutandone l’aria… o forse per qualche altro motivo ma di sicuro ha rifiutato.
Per concludere, sempre a novembre del 2024 era uscita la notizia su Repubblica che il ponte sullo Stretto sarebbe privo del certificato INGV sul rischio sismico. Un fatto gravissimo. Ci aspettavamo un editoriale al vetriolo di Paola Militano contro il governo, il Ministro Salvini e il governatore Occhiuto, e invece abbiamo letto solo l’articolo di redazione con la notizia e l’immediata replica della società dello Stretto. Ci saremmo aspettati allora un nuovo editoriale col titolo “PEGGIO DI COSÌ” che dicesse che la smentita non smentisce nulla e conferma la mancanza della certificazione geologica e ambientale.
Ma forse questo è troppo: in tre anni e mezzo di presidenza Occhiuto non si ricorda una battaglia contro scelte e decisioni del presidentissimo.
Poi arriva un rivale pericoloso, Flavio Stasi, e improvvisamente cala giù la maschera. Forse Robertino era già allora appena appena “nervoso”? Forse aveva perso la testa come gli capita spesso quando gli vengono gli attacchi “isterici”? Non lo sappiamo ma nel frattempo esultiamo perché di sicuro “soffre” questo ragazzo dello Jonio che gli spariglia le carte e gli canta la pampina. Ah, se gliela canta! E “rischia” persino di soffiargli la poltrona!!!
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