La Consulta comunale degli immigrati sarà proposta al Comune di Corigliano-Rossano dal movimento Zona 17. Sono state già raccolte alcune firme significative in rappresentanza delle varie nazionalità presenti sul territorio. La presenza di Mimmo Lucano rende la circostanza ancora più suggestiva.
Angelo Broccolo Zona 17
Al Signor Sindaco
Comune di Corigliano – Rossano (CS),
All’Assessore alle Politiche Sociali e l’Immigrazione
Oggetto: Richiesta istituzione della Consulta comunale degli Immigrati, quale organo di consulenza e di orientamento in materia di immigrazione.
Viste le numerose presenze della popolazione immigrata sul territorio del Comune di Corigliano – Rossano e le varie problematiche che queste presenza possono generare, in nome e per conto delle comunità presenti, chiediamo l’istituzione della CONSULTA COMUNALE DEGLI IMMIGRATI.
Consulta è volta a promuovere la partecipazione dei cittadini immigrati alle istituzioni; da impulso alla partecipazione, al confronto e allo scambio politico-istituzionale, culturale e sociale; caldeggia le proposte che perseguono il miglioramento della qualità della vita degli immigrati, favorendone la formazione, l’istruzione, l’informazione, l’integrazione sociale e lavorativa; nonché promuove i diritti fondamentali delle persone.
La Consulta, inoltre, formula proposte agli organi competenti su tutte le materie relative ai fenomeni dell’immigrazione ed esprime, su richiesta dell’Amministrazione Comunale, pareri non vincolanti su tutti gli atti di indirizzo e di programmazione in materia di immigrazione.
Con l’istituzione della Consulta si intende uscire definitivamente da una logica di emergenza migratoria per ragionare in termini strutturali.
Di seguito si allega la bozza della proposta di cui presente oggetto.
In attesa di un vostro accoglimento della nostra proposta si porgono distinti saluti.
Corigliano – Rossano/
Proposta istituzione “Consulta per i migranti”
del Comune di Corigliano – Rossano
La Consulta è organo consultivo del Consiglio e della Giunta Comunale, dell’Assessorato alle Politiche Sociali e l’Immigrazione e si propone di conseguire le seguenti finalità:
- promuovere lo sviluppo di processi di integrazione culturale e linguistico;
- prevenire sul nascere situazioni di conflitto e/o ostilità, intolleranza e razzismo;
- favorire una pacifica convivenza in una società civile;
- affermare i diritti e i doveri degli immigrati nel rispetto delle diverse identità sociali, culturali e religiose;
- promuovere forme di collaborazione, amicizia e solidarietà con Enti Locali di altri Paesi anche al fine di cooperare al superamento delle barriere tra popoli e culture;
- promuovere iniziative per sensibilizzare gli immigrati alla cultura della RECIPROCITÀ che è uno dei principi fondamentali del nostro ordinamento giuridico.
Competenze
Circolarità delle informazioni attraverso i referenti di comunità che siano anche facilitatori linguistici – mediatori culturali, in modo da snellire burocrazia e favorire l’integrazione nella comunità locale.
La Consulta funge da sentinella per la legalità in modo da appiattire il fenomeno del caporalato nella Piana di Sibari e dello sfruttamento lavorativo.
La Consulta esprime pareri sulle iniziative comunali in materia di immigrazione, a qualsiasi titolo e oggetto (socio-sanitario, donne e minori, famiglia, istruzione, informazione, associazionismo, emergenza abitativa, etc…).
La Consulta, autonomamente o di concerto con Enti pubblici e/o privati interessati: – formula proposte sulle tematiche dell’immigrazione, con particolare attenzione allo studio del fenomeno migratorio;
– propone iniziative volte a garantire il godimento, da parte degli immigrati, dei diritti connessi alla sfera sociale, scolastica, educativa, sanitaria, abitativa e religiosa;
– formula proposte di iniziative comunali finalizzate a garantire la conoscenza reciproca e l’integrazione delle diverse culture (multiculturalità – interculturalità);
– favorisce la nascita di centri di servizio aventi lo scopo di fornire informazioni e consulenze per facilitare l’orientamento e l’accesso ai servizi pubblici;
– attivazione di una rete tra i servizi sociali territoriali SST, CSV e la rete delle associazioni locali per favorire un empowerment a livello locale nei processi di – inclusione, formazione civico-linguistica, e promuovere campagne di sensibilizzazione per la partecipazione alla cittadinanza attiva;
– una maggiore attenzione verso i minori stranieri non accompagnati presenti sul territorio e verso le donne madri lavoratrici che non sanno a chi lasciare i propri figli;
– una maggiore attenzione verso le donne straniere per una parità di genere.
La Consulta può istituire commissioni per particolari problemi connessi al lavoro, all’emergenza sanitaria, all’inclusione sociale.
La Consulta può avviare forme di collaborazione e protocolli d’intesa e di rete col terzo settore aventi come finalità il benessere dei migranti e degli immigrati.
I referenti di comunità, che faranno parte della Consulta e che si affacciano come interlocutori presso le varie etnie presenti sul territorio, devono aver maturato, attraverso un processo di fidelizzazione, il ruolo a loro comunitariamente riconosciuto nonché aver sviluppato in modo positivo un loro percorso migratorio.
Il Presidente – all’inizio di ogni anno – trasmette al Consiglio Comunale e alle Circoscrizioni una relazione circa l’attività svolta nell’anno precedente e indice tavoli di concertazione per valutare le iniziative proposte.