Corigliano-Rossano, il pomo della discordia è l’appalto dei rifiuti. Capitolato e commissari agitano i Caputo e l’Ecoross

Ormai da qualche giorno è scontro a Corigliano-Rossano sui costi della stagione estiva appena terminata. Somma totale poco meno di un milione di euro. E il tutto finisce sui tavoli della magistratura contabile. L’offensiva parte da Fratelli d’Italia con il dirigente Guglielmo Caputo, figlio dell’ex sindaco post fascista di Rossano Geppino, peraltro già vicesindaco dell’ex città di Rossano e secondo molti osservatori della politica, prossimo candidato della destra alle elezioni del 2024. Che ipotizza illeciti e sprechi e suppone un danno erariale. Pronta la replica del sindaco Flavio Stasi. Tra le accuse le contiguità o le connivenze con il potere burocratico: “Questo è un segno di grandissimo nervosismo – ha detto Stasi -, che denota anche la pochezza politica perché quando si attaccano delle parti gestionali, vuol dire che non si hanno argomenti politici pur di attaccare l’amministrazione… Si confonde la stagione estiva con la pianificazione annuale e generale e sono fantasiose le accuse di mancate coperture e di mancati pagamenti. Si cerca di mischiare gli aspetti gestionali con quelli politici ma senza nessun fondamento”.

Ma a Corigliano-Rossano tutti sanno perché la famiglia Caputo e Fratelli d’Italia attaccano Stasi. Non solo per la campagna elettorale ormai iniziata da tempo ma anche perché la destra vuole condizionare a tutti i costi l’appalto per i rifiuti, monopolizzato da oltre 25 anni dalla società Ecoross, che mai come stavolta rischia di perdere e di dover abbandonare una vera e propria “gallina dalle uova d’oro”. E tutti sanno che la famiglia Caputo è tra i soci “occulti” della Ecoross. E questi sono mesi cruciali per l’aggiudicazione dell’appalto, anche perché siamo in dirittura d’arrivo per la riscrittura del capitolato, dopo che ci sono state 4 osservazioni al bando.

Flavio Stasi, dopo qualche tempo di “tregua” con i “boss” della spazzatura, ha fatto chiaramente intendere che l’appalto non sarà come i precedenti, tutti cuciti su misura per l’Ecoross, tra l’altro anche unica partecipante… La musica adesso sta cambiando e i Caputo non solo lo sanno ma mandano in avanscoperta il rampollo più arrogante per lanciare “messaggi” a Stasi. Che tuttavia stavolta va avanti per la sua strada.

E allora stamattina facciamo sapere alla famiglia Caputo che il capitolato è stato preparato dalla Scuola Agraria del Parco di Monza, proprio per evitare “manine” al servizio dei fascisti rossanesi.
La Stazione Unica Appaltante, rappresentata dalla Provincia di Cosenza, ha anche chiesto un commissario, e Stasi, per alzare la pressione, ha giustamente delegato la Prefettura, che ha scelto il commissario tempestivamente. Gli altri due sono stati scelti dalla Provincia e insieme dovranno verificare con attenzione il capitolato.

L’appalto questa volta non lo hanno scritto i tirapiedi dei fascisti ma lo ha scritto il Comune ed è chiaro che fa gli interessi del Comune e dei cittadini e non quelli della società “padrona” Ecoross. Tant’è che per la prima volta partecipano 4/5 aziende ed è questa la circostanza che non fa dormire sonni tranquilli ai Caputo e all’Ecoross.
Il problema potrebbero essere i commissari nominati dalla Provincia e quindi da quella mezzacalzetta della presidente Succurro (telecomandata dal marito e dagli Occhiuto) ma comunque e in ogni caso non sarà più un appalto dove il Comune ci rimette senza avere un buon servizio. Le ostilità sono appena iniziate e non serve essere profeti per capire che andranno avanti per parecchio tempo e senza esclusione di colpi.