Flavio Stasi trionfa per la seconda volta a Corigliano-Rossano ed è festa di popolo. Ieri sera la festa è esplosa a piazza Portofino. Lo spoglio non è mai stato incerto e fin da subito sono stati chiari i contorni della vittoria, conquistata con numeri schiaccianti: circa il 65% contro il 35% (scarso) di Pasqualina Straface. Del resto, anche la campagna elettorale di Stasi aveva trascinato la gente all’entusiasmo, toccato con mano nei comizi in tutte le piazze nelle ultime due settimane di campagna elettorale. Di seguito, proviamo a ricordare alcuni dei momenti-chiave,
Quando Stasi sceglie alcune espressioni dialettali per far capire come il “sistema” vuole farlo fuori, le piazze (Salotto, Le Fosse, Steri, Portofino) si infiammano: “Ci aspettavano al varco: ca mo Stasi cada, ca mo finiscia… addue addi jiire u guagnune… E invece sono e siamo ancora qua per dimostrargli che esistono anche comunità e persone libere”. Il tema dell’autonomia e della libertà di Corigliano-Rossano è stato quello portante per la campagna elettorale, quello che Occhiuto, la Straface e i loro galoppini non riescono proprio a sopportare ed è qui che Stasi lancia i suoi messaggio più importante scandendo per bene le parole all’esatto contrario degli asini che si fingono cavalli e poi ragliano invece di parlare: “Da questa vostra scelta – ha detto più volte il sindaco – può cambiare il destino della Regione Calabria perché se noi vinciamo questa sfida, anche in altre città calabresi la gente potrà pensare di potercela fare a respingere uomini e donne del sistema di potere. E così potrà finire la storia dei sindaci scelti a Cosenza e a Catanzaro dai partiti… Quegli stessi partiti che vorrebbero imporci l’autonomia differenziata, che ci hanno escluso dai fondi del Pnrr e e che escludendo il nodo di Tarsia hanno tagliato fuori lo Jonio dall’alta velocità ferroviaria”.
“Noi non vogliamo essere i loro “signor sì” – ha rincarato più volte la dose Stasi – e tutti hanno capito che avrebbero voluto mettere le mani sul malloppo dei milioni di euro dei finanziamenti per continuare a ricattare la gente come stanno facendo con noi con i fondi per il dissesto idrogeologico e delle reti idriche. Loro del resto sono i campioni delle perdite dei fondi e vorrebbero continuare a perderli, anche quelli che siamo riusciti a intercettare noi, per continuare a fare il bello e il cattivo tempo sulla nostra pelle: E’ ora di dire basta!”.
“Il sistema di potere mai come questa volta è stato tutto unito come un mostro informe perché ha paura di voi non di me, che sono solo una faccia e sono di passaggio. Hanno paura di voi perché state dicendo basta ai ricatti e alle ‘mmasciate e loro sono terrorizzati dalla vostra libertà e dalla vostra autonomia. Qui non c’è da votare per Stasi sì o Stasi no ma per la libertà”. E Corigliano-Rossano ha votato per la libertà.