Corigliano-Rossano: la fusione apre una nuova era per la Sibaritide

Il consiglio comunale di Corigliano Calabro delibera l’atto d’impulso che apre le porte alla fase referendaria sulla fusione dei Comuni di Rossano e Corigliano. Scritta una pagina di storia che potrebbe rivoluzionare il futuro e le prospettive di crescita e sviluppo del territorio dell’Area urbana.

Ok anche all’ipotesi di ampliamento amministrativo ai comprensori cassanese-sibarita e alla Valle del Trionto, ma la priorità al momento rimane quella di concretizzare, coinvolgendo e sensibilizzando le popolazioni delle due città, l’unione dei due municipi. La prossima consiliatura di Rossano potrebbe essere determinante nella realizzazione del processo di riforme locali che accompagneranno il processo di fusione.

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“Quella scritta lunedì a Corigliano, dal consiglio comunale nella sua interezza, è una pagina storica di importanza cruciale per l’avvenire non soltanto delle due grandi comunità oggi direttamente interessate ma per tutta la Sibaritide e la Calabria. Per le implicazioni che essa è destinata a produrre”.

Lo scrive il sindaco Giuseppe Geraci.

“Con l’approvazione, anche da parte dell’assise coriglianese, dell’atto d’impulso per l’indizione (da parte della Regione Calabria) di un referendum popolare sulla fusione delle due città di Rossano e Corigliano in un unico comune, si lancia e scandisce, da quest’area strategica della provincia di Cosenza, un messaggio forte per la società e la politica calabresi in generale: e cioè che vi sono momenti nella storia di popoli e territori nei quali la qualità delle classi dirigenti si misura solo ed esclusivamente dalla capacità di saper ricercare e preferire, nonostante tutto, le esistenti ragioni di unità, di dialogo e di sinergia, anticipando il futuro invece di attenderlo e facendo delle differenze e delle proprie specifiche ed incancellabili identità non un limite ma un valore aggiunto per osare, sperimentare, innovare e provare a cambiare lo stato delle cose”.

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Prende la parola anche Giuseppe Antoniotti, ormai ex sindaco di Rossano, ma che ha dato un grosso impulso al processo di fusione dei due Comuni. 

“Con l’approvazione, anche da parte del Consiglio comunale di Corigliano, della Delibera che dà l’atto d’impulso all’iter della fusione dei due comuni dell’Area Urbana, si compie un primo passo storico verso l’unificazione amministrativa di un territorio strategico per lo sviluppo della Calabria. Da sindaco, prima, e da cittadino, oggi, guardo con grande interesse a questo processo. Al quale ho creduto, con coraggio e perseveranza. E sono orgoglioso di essere stato il primo amministratore ad aver acceso la scintilla di questo processo. Che, ne sono certo, una volta andato in porto con il suffragio dei cittadini delle due comunità potrà portare solo benefici non solo a Rossano e Corigliano ma all’intero territorio della Sibaritide e della Valle del Trionto. È apprezzabile, infatti, anche se al momento secondario rispetto all’idea netta di fusione delle due municipalità, aprire ad un’area vasta, direi anche metropolitana, al comprensorio cassanese-sibarita a Nord e di Crosia e della Valle del Trionto a Sud. Lo dissi un anno fa, il 15 gennaio 2015 in occasione dell’approvazione all’unanimità della delibera da parte del Consiglio comunale di Rossano, lo ribadisco oggi: La fusione dei Comuni di Rossano e Corigliano è l’unica via perseguibile per rilanciare le aspettative di sviluppo e per rafforzare la strategicità politica di questo territorio, ma è soprattutto l’unica strada da percorrere con responsabilità e lungimiranza per ridare speranza e un futuro certo alle nuove generazioni”.