#coriglianorossanononsilega
Una bellissima serata di passione a Corigliano-Rossano per gridare più forte che si poteva l’avversione a Salvini e allo squallido mondo di corrotti e ladri di stato che lo accompagna. La parte sana della città è scesa in piazza con grande entusiasmo e ha dato vita ad uno spettacolo straordinario, tutta un’altra cosa rispetto al luridume del Cazzaro Verde. Ed ha riscosso un grande successo anche quanto hanno scritto gli organizzatori della manifestazione di ieri. Lo riproponiamo a grande richiesta.
Venerdì 17 è, nella cultura popolare, una data triste. Ed è proprio con questo spirito che l’ex ministro degli Interni, viene a compiere, a 150 anni di distanza dai suoi predecessori sabaudi, l’ennesimo atto di colonizzazione e di “civilizzazione” della Calabria. Lo spiega molto bene nello spot ufficiale la Lega Calabria: “voi ladri, imbroglioni, nullafacenti, prendete esempio dal popolo padano e dalle sue magnificenze su al nord”.
Viene per terminare il lavoro di espoliazione del nostro futuro e delle nostre speranze, attraverso il regionalismo differenziato. Lavoro già iniziato negli ultimi anni, come ha ben testimoniato la trasmissione REPORT un mesetto fa.
Una Calabria che per lui ed il suo partito esiste solo in occasione delle tornate elettorali, una Calabria che spesso ha definito abitata da “nullafacenti”, ma che con le proprie tasse ha finanziato quello Stato che ad oggi registra un ammanco di 49 milioni di euro, finite nelle sue tasche e quelle dei suoi compari.
Ma venerdi 17 c’è stata anche un’altra Città, un’altra Calabria. Una Calabria che non si svende, una Calabria orgogliosa, una Calabria che non è disposta a darsi in pasto al proprio carnefice.
Una Città Nuova, che resiste, senza bandiere, senza simboli di partito, unita sotto i valori della dignità, dell’amore per la propria terra e del rispetto reciproco. Un popolo che si rifà al valore sacro dell’accoglienza, che da sempre lo ha contraddistinto, a valori umani fondamentali quali il rispetto delle minoranze e di ogni diversità.
Una Calabria che lavora duramente, spesso costretta a fare i salti mortali per arrivare a fine mese, diversamente da chi parla dall’alto di un palco senza aver mai lavorato un giorno in vita sua, facendo registrare puntualmente cifre record di assenteismo in Europa e in Italia.
PACIFICAMENTE ognuno ha portato i propri cartelloni, striscioni, palloncini, sardine e quant’altro rappresenti e testimoni questa Calabria altra ed alta.
Ognuno ha portato le sue idee, le idee di una città che è pronta a resistere ed a ricordare che #coriglianorossanononsilega!