Corigliano-Rossano, operazione antidroga: 10 arresti

Corigliano-Rossano (Cosenza) – È in corso un’operazione antidroga della polizia di Stato a Corigliano-Rossano per l’esecuzione di provvedimenti cautelari a carico di 14 persone accusate, a vario titolo, di reati inerenti la detenzione illegale e lo spaccio di sostanze stupefacenti. I provvedimenti sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Castrovillari su proposta della Procura della Repubblica. Si tratta di dieci ordinanze di custodia cautelare, sei in carcere e quattro ai domiciliari, e di quattro obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. L’operazione, riferisce la polizia, ha consentito di smantellare le tre principali piazze dello spaccio di droga a Corigliano-Rossano. Gli spacciatori agivano a Piazza Portofino, Piazza Salotto e Piazza Bernardino Lefosse.

In carcere sono finiti: Amedeo Ionfrida, Mario e Pierluigi Filadoro, Gianluca Abate, Vincenzo e Pasquale Aquino;

Agli arresti domiciliari : Giovanni Scura, Giuseppe De Patto, Pier Giuseppe Congili e Rosario Docimo;

Inoltre, l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria è stato disposto per tre donne: Loredana Ruggieri, Anna Forte e Iuliana Emilia Alexa e per Gian Luca Pometti.

Il Gip Festa ha rigettato le richieste di misura avanzate nei confronti  di altri indagati per spaccio di stupefacenti per i quali non ha ritenuto sussistenti le esigenze cautelari. Si tratta di: Michele Guariono, Marta Jamka, Antoonio Cosimo Golluscio, Gianluca e Giorgio Sarlie Antonio Fahr.

Nel blitz, seguito personalmente dal questore di Cosenza, Giovanna Petrocca e dal capo della mobile, Angelo Paduano, sono stati impegnati pure i poliziotti dei reparti prevenzione crimine di Cosenza e Vibo Valentia. Quella di oggi è una prima concreta risposta dello Stato alla tracotanza criminale che ha caratterizzato negli ultimi 18 mesi l’area di Corigliano-Rossano e si aggiunge ad una sequela di arresti per spaccio di droga compiuti dalla polizia nell’ultimo anno. La città ionica è stata pure attraversata da una serie di incendi dolosi e da aggressioni contro personaggi piccoli e grandi della criminalità locale su cui sta facendo luce la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.

Operazione nel Cosentino, gruppo spacciava pure in ospedale

Spacciavano anche in ospedale. L’indagine, iniziata nel giugno 2019, avrebbe documentato un vasto traffico di sostanze stupefacenti che si svolgeva prevalentemente nell’area urbana di Corigliano del Comune di Corigliano-Rossano, ma con direttrici di approvvigionamento in altre aree della provincia di Cosenza e delle province di Vibo Valentia e Reggio Calabria, oltre che della vicina Puglia e, talvolta, nell’hinterland di Napoli.Conversazioni telefoniche, intercettazioni ambientali e telematiche, unite a riscontri investigativi avrebbero messo in luce un articolato sistema di spaccio di sostanze stupefacenti, prevalentemente di marijuana e hashish, ed in maniera minore di cocaina, che aveva come basi Corigliano Centro dove avveniva lo smistamento dei grossi quantitativi e venivano prese le decisioni inerenti all’attività di spaccio al dettaglio. L’attività del gruppo si estendeva alla frazione Schiavonea e verso l’area urbana di Rossano.

Il provvedimento del Gip, emesso sulla base delle risultanze raccolte dagli investigatori della Polizia di Stato, accoglie le ipotesi accusatorie formulate dal sostituto procuratore della Procura di Castrovillari, Flavio Serracchiani, per i reati di spaccio di sostanze stupefacenti, aggravati, in alcuni casi, dal fatto che le cessioni venivano effettuate in prossimità e all’interno dell’ospedale civile e talvolta, con la partecipazione di minori.