Corigliano-Rossano, rifiuti: un affare privato tra il Comune e l’azienda

Stiamo ripercorrendo, attraverso una serie di vecchi comunicati stampa del Movimento Terra e Popolo, le grottesche e tragicomiche vicende relative agli appalti per la raccolta dei rifiuti a Rossano (vedremo anche quelli di Corigliano), tutti cuciti su misura, pilotati o telecomandati sempre per la solita azienda, quella molto cara anche al generale Cetto Custer… Qui siamo nell’estate del 2015. 

Un consiglio comunale sulla legalità che non affronta i nodi reali della trasparenza amministrativa, ma che si è limitato ad enunciazioni di principio e difese d’ufficio, che non poteva non finire con un “vogliamoci bene”; questo è quello a cui abbiamo assistito. Intendiamoci: essendo profondamente pacifisti l’unica cosa che condividiamo è il “vogliamoci bene”, ma non senza affrontare con chiarezza e decisione le questioni che riguardano l’amministrazione del comune di Rossano ed in particolare la gestione di appalti, concorsi, risorse. Ed abbiamo avuto modo di verificare nel corso del tempo, carte alla mano, che le enunciazioni di principio della Giunta Caputo-Antoniotti non trovano alcun riscontro con la realtà.

Il capo dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone sottolineava con allarme come gli appalti nella “Mafia Capitale” ricevessero sempre e solo un’offerta con percentuali di ribasso bassissime. Il capitolato d’appalto di raccolta rifiuti a Rossano, per esempio, non solo ha ricevuto una sola offerta con ribasso minimo, ma è scaturito a seguito di un altro appalto ritirato in autotutela che aveva ricevuto l’interesse di 5 aziende: che fine hanno fatto non si sa.

Stesso destino è toccato al fantasmagorico appalto per il depuratore consortile, laddove un affare da 43 milioni di euro ha visto una sola offerta. E non è un caso che intorno agli appalti e più in generale alla gestione delle risorse, venga spesso sollevato un vero e proprio muro di nebbia tra l’amministrazione e i cittadini.

Indimenticabile fu, a proposito dell’appalto della raccolta rifiuti, che per ottenere gli allegati, cioè i documenti dove tra le altre cose sono scritte le penali per la differenziata, si sarebbe dovuto pagare 200 euro di fotocopie: un capolavoro. Quanto abbiamo potuto visionare i documenti abbiamo capito perché: se prima le penali erano di 8.000 euro per ogni punto di differenziata non raggiunto, nel nuovo capitolato d’appalto sono diventate 800 (?!). Se si considera che la percentuale stabilita era del 65% e non siamo neanche al 35%, si capisce di quanti soldi pubblici stiamo parlando.

Ancora più emblematica fu la lotta che fummo costretti ad intraprendere per ottenere l’offerta tecnica della raccolta rifiuti, scontrandoci con un ostruzionismo indescrivibile, come se si trattasse di un affare privato tra il Comune e l’azienda: 20 comunicati stampa, 15 richieste di accesso agli atti, minaccia di ricorso alla magistratura…

E’ finita qui? Assolutamente no. Alle porte dell’estate scorsa abbiamo chiesto ed ottenuto le analisi delle sorgenti montane ed abbiamo scoperto e denunciato pubblicamente che la maggior parte delle fontane montane, a causa dell’incuranza della classe politica, non sono potabili: si tratta di un fatto di gravità assoluta anche perché non fu emessa alcuna ordinanza per l’inibizione di queste fontane al pubblico. Per monitorare la situazione abbiamo richiesto la stessa cosa per i mesi successivi e non abbiamo avuto risposta….

Potremmo andare avanti a lungo con l’elenco di fatti e documenti ma sarebbe inutile. è evidente ad ogni cittadino come la cosa pubblica dalle nostre parti sia amministrata come una proprietà privata da parte di una schiatta di amministratori, peraltro incapaci, i quali, con questo modo di gestire le cose negli ultimi trent’anni, non ha fatto altro che far regredire la nostra città e l’intero territorio. E’ giunto il momento di chiudere questa stagione di incapacità e inadeguatezza riavvicinando la gente alle istituzioni amministrando con coraggio ed alla luce del sole. Rinnovando totalmente questa classe dirigente.

Movimento Terra e Popolo