Corigliano-Rossano. Stasi alza il tiro: “Soldi spariti per la 106? Non sono 50 ma 150 milioni”

Soldi spariti per la SS106? Non sono 50, ma 150 milioni

DALLA PAGINA FB DI FLAVIO STASI, SINDACO DI CORIGLIANO-ROSSANO

C’è una cosa che continuo a dire e che si fa finta di non capire: il problema della Calabria è la perdita dei fondi di coesione (FSC) che determina povertà e mancato sviluppo.
Sul nostro tratto di SS106 originariamente erano previsti solo interventi di adeguamento: rotatorie, allargamenti, rettifica curve ecc. Per questi interventi erano stati stanziati 151 milioni a valere su FSC 2014-2020.

Poi è stato avviato, fortunatamente, il progetto di una strada a 4 corsie, che come Comune chiedemmo dal 5 luglio 2019, che ha avuto il suo iter ed è stato finanziato per circa 1,1 miliardi tra delibera CIPESS 21/2025, legge di Bilancio 2024 ed i famosi 151 milioni.
Messi tutti in un unico calderone, tra fondi vecchi e fondi nuovi, tra manutenzione e realizzazione ex novo, ritardando o anticipando di un anno, sembra tutto a posto, ma c’è un problema: i fondi FSC2014-2020 dovevano essere spesi entro il 2023, e siccome nè gli interventi di manutenzione nè la nuova strada sono stati realizzati, sono stati persi.
Quelli “bravi” dicono “riprogrammati” sull’FSC2021-2027, ma è un modo per nascondere che 151 milioni non sono stati spesi e che li bloccheremo sulla nuova programmazione.

Ora la mia domanda è: si potevano spendere quei 151 milioni per opere di adeguamento urgenti del tratto Sibari-Coserie? Si DOVEVANO spendere, per fare qualche esempio, completando la rotonda di Santa Lucia con la bretella di collegamento con la SP196, realizzando la rotonda della Zona Industriale, allargando curva e strada tra Toscano e Rotonda Aranceto, compartecipando alla messa in sicurezza del tratto di Torricella.
Anche per questo come Comunità pretendiamo che, mentre si procede spediti verso la realizzazione della nuova 106, queste opere urgenti si realizzino insieme alle opere complementari previste dall’accordo Comune-Regione-Anas firmato nel 2023.
Se non ci sono i soldi, voi che siete bravi, “riprogrammate”.