Nell’edizione di ieri di “Striscia la Notizia” si è parlato di Corigliano-Rossano e in particolare dei lavori annunciati da anni per impedire l’esondazione del fiume Crati, dopo l’alluvione del 2015, e puntualmente mai iniziati.
Questa la presentazione del servizio dell’inviato Pinuccio.
Nella città di Corigliano-Rossano, in Calabria, c’è un fiume che è già esondato varie volte provocando gravi danni ma, a causa dei tempi molto lenti della burocrazia, non si è ancora intervenuti con la manutenzione preventiva. Il nostro Pinuccio ha chiesto spiegazioni alle autorità, che promettono per l’ennesima volta di sbloccare i fondi entro il 2025…
Entrando nei particolari del servizio dell’inviato Pinuccio, si parte con l’esposizione del problema e quindi della rovinosa alluvione del 2015, che causò danni molto gravi. A distanza di quasi 10 anni, i risarcimenti promessi dalle istituzioni non sono mai arrivati e la situazione del fiume è decisamente peggiorata.
Pinuccio ricorda che sono ancora bloccati 8 milioni di euro finanziati dal commissario per il dissesto idrogeologico nell’ormai lontano 2019. Prende la parola un agricoltore del posto e afferma: “Non è stato fatto nulla: ci dicono sempre che i lavori partiranno a gennaio ma non ci spiegano quale gennaio e di quale anno… Fino agli anni Ottanta c’erano alcune ditte che facevano la pulizia del letto dei fiumi: questo dovrebbero fare ma ormai non la fa più nessuno e di conseguenza ogni anno ripiombiamo nel terrore. Io ho avuto 200 pecore uccise, la casa allagata e i mezzi sott’acqua ma non ho mai ricevuto nessun risarcimento danni… Nel 2021 si sono allagati di nuovo i pascoli e abbiamo dovuto pagare di tasca nostra: ci stanno distruggendo…”.
Pinuccio chiede lumi al sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi, che ripercorre la storia degli 8 milioni di finanziamenti bloccati: “Non si sbloccano per burocrazia – ha affermato Stasi -: si avvicendano le giunte e ogni volta si riparte daccapo. Il paradosso è che questi fondi sono sotto la responsabilità dell’ufficio del commissario per il rischio idrogeologico, che teoricamente dovrebbe semplificare le cose e invece niente; il commissario cambia e si ricomincia daccapo… Pensate che l’inizio dei lavori era previsto nel 2019 e la fine dell’intervento per il 2020… ma come vedete non c’è niente…”.
Pinuccio rivolge una domanda di prassi anche a Maria De Filpo, che non è il commissario dell’ufficio per il rischio idrogeologico ma rappresenta la “baracca”, che invece è diretta da uno dei peggiori lecchini del presidente della Regione. Parliamo di Giuseppe Nardi, detto anche “uomo zainetto”, una nullità totale perfetta estensione del suo “padrone” politico. La malcapitata ovviamente si lancia nella solita promessa secondo la quale i lavori inizieranno a gennaio… Ovviamente non ci crede nessuno ma la “notizia” è che la lamentela è arrivata direttamente da Canale 5 ovvero la televisione di Forza Italia… Fusse che fusse la vorta bbona? Permetteteci di dubitare…










