Corigliano-Rossano. tentate estorsioni mafiose a 4 imprenditori: in carcere Semeraro e Scarcella

di Fabio Buonofiglio

Fonte: AltrePagine (https://www.altrepagine.it/index.php/2023/11/29/corigliano-rossano-tentate-estorsioni-mafiose-a-4-imprenditori-in-carcere-semeraro-e-scarcella/)

CORIGLIANO-ROSSANO – Nel corso di quest’ultimo mese si sono presentati al cospetto di quattro imprenditori e commercianti all’ingrosso del luogo. E, facendo leva sulla loro notoria “vicinanza” agli ambienti della criminalità organizzata locale, avrebbero fatto loro esplicite richieste estorsive proprio per conto “degli amici”.

Le vittime. Un notissimo imprenditore edile, un commerciante all’ingrosso di prodotti per l’agricoltura, un grosso rivenditore di pneumatici e il titolare di un’impresa nel settore delle coperture edilizie.

Tutti “visitati” sui loro cantieri e nei loro uffici con modalità e toni intimidatori, secondo un copione collaudato, per costringerli a versare somme di denaro in cambio di protezione per evitare “problemi”.

 

 

L’ultimo episodio della serie risale allo scorso 20 novembre, meno di dieci giorni fa.

I carabinieri del Reparto territoriale diretti dal tenente colonnello Marco Filippi, però, da tempo li tenevano sott’occhio seguendone i movimenti e monitorandone le “visite” interessate, coordinati dai magistrati della Procura distrettuale Antimafia di Catanzaro.

E questa mattina hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei loro confronti, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro, Maria Santoemma, per i plurimi episodi di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Gli arresti del 35enne Pasquale Semeraro detto Scintilla (nella foto d’apertura a sinistra), e del 33enne Alfonso Scarcella detto Votamenzullu (a destra)entrambi coriglianesi e pluripregiudicati, sono stati richiesti dai procuratore facente funzioni di Catanzaro Vincenzo Capomolla, dall’aggiunto Giancarlo Novelli e dal sostituto Stefania Paparazzo, proprio sulla scorta delle indagini dei carabinieri in forza alla locale Sezione operativa, effettuate attraverso servizi d’osservazione, acquisizioni di registrazioni da sistemi di video-sorveglianza ed esami di fonti dichiarative. Semeraro e Scarcella sono stati rinchiusi nel carcere di Cosenza.