Questa sera il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli illustrando i dati dell’emergenza coronavirus ha detto che in Calabria dall’inizio dell’emergenza si sono registrati 19 casi positivi.
Secondo i dati della Protezione Civile, 10 pazienti si trovano ricoverati con sintomi, ai quali si aggiungono due pazienti in Terapia intensiva all’Annunziata di Cosenza, 5 sono in isolamento domiciliare e due sono stati i dimessi e guariti. Al momento nella nostra regione su 405 tamponi effettuati, 19 sono risultati positivi.
Oggi si sono registrati tre casi a Vibo e due a Reggio Calabria. Dei nuovi casi, solo per un paziente, quello di Reggio Calabria, è stato necessario il ricovero. Gli altri sono andati in isolamento domiciliare. Si tratta di un intero nucleo familiare di Vibo Valentia (padre, madre, figlio), rientrati nei giorni scorsi dalla Lombardia. Il primo test, risultato positivo, è stato effettuato dall’Ospedale Pugliese di Catanzaro, ed è stato confermato da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. I tre congiunti, al momento, restano in isolamento nella propria casa. In isolamento anche un’altra paziente di Vibo e un altro di Reggio Calabria, ai quali successivamente se ne sono aggiunti altri 5 ma sempre nelle proprie abitazioni.
DUE RICOVERI IN TERAPIA INTENSIVA A COSENZA, ALTRI 10 NEI REPARTI DI MALATTIE INFETTIVE
Quattro sono i ricoverati all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, per due di loro si è dovuti ricorrere alla Terapia intensiva. Le condizioni dell‘informatore scientifico di 65 anni, originario di Tarsia e residente a Rende, intubato dalla notte tra domenica e lunedì, sono in miglioramento.
Stabili anche le condizioni della paziente 65enne, di Corigliano Calabro, che nei giorni scorsi ha avuto contatti con il paziente 78enne di Corigliano-Rossano affetto dal coronavirus, del quale è vicina di casa, giunto dall’ospedale di Corigliano-Rossano e che si trova ricoverato nel reparto di Malattie infettive dell’Annunziata. Ricoverata nello stesso reparto anche la moglie dell’informatore scientifico, anche lei originaria di Tarsia.
Da ieri pomeriggio, intanto, ci sono quattro ricoverati agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria. Si tratta di un dipendente dell’Istituto De Blasio, addetto alle pulizie, un uomo anziano, patologico, che è risultato positivo al tampone ma al momento non presenta alcuna complicazione, un terzo paziente che presenta segni clinici e radiologici di polmonite e un camionista 39enne di Montebello Jonico che nei giorni scorsi è rientrato dal nord italia dove si trovava per motivi di lavoro. Il giovane, dopo aver manifestato i primi sintomi influenzali ed essersi sottoposto ai controlli previsti dal protocollo specificatamente indicato per coloro i quali rientrino dalle zone del nord italia colpite dall’epidemia, è risultato positivo al tampone e si trova adesso ricoverato nel reparto di Malattie Infettive degli Ospedali Riuniti.
In totale, ad oggi, negli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria sono stati sottoposti a controllo CoViD-19 128 pazienti. I pazienti negativi sono stati 117, i casi confermati positivi 11. Tra i casi positivi vi sono 4 pazienti ricoverati senza necessità di terapia intensiva, 6 in sorveglianza attiva domiciliare e 1 dimesso clinicamente guarito.
Quattro sono i ricoverati al’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro: il 67enne di Catanzaro che è tornato da una località del Trentino Alto Adige, le cui condizioni vengono definite buone. Come anche quelle di sua moglie, risultata positiva a sua volta. Ricoverato anche un paziente anziano di Vibo Valentia, reduce da un viaggio al nord.
Nella giornata di domenica è stata ricoverata un’altra donna, di Crotone, di 62 anni, proprietaria di una clinica privata, che ha accusato i sintomi del virus ed è stata immediatamente posta in isolamento nella sua struttura del Crotonese, convenzionata col Sistema Sanitario Nazionale e poi, date le sue condizioni di salute, trasferita nell’ospedale Pugliese di Catanzaro. Era stata fuori regione, dove si reca spesso per motivi di lavoro. Le sue condizioni vengono definite complessivamente buone.
Quanto ai due guariti, uno è certamente il professore di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, dimesso sabato dagli Ospedali Riuniti mentre l’altro dovrebbe essere il paziente 70enne di Cetraro, primo caso di coronavirus in Calabria.