Coronavirus, il sindaco Raimondo: “28 positivi tra i dipendenti della Rsa: 12 di Torano, 16 dei paesi vicini”

Tra le tante, gravissime denunce che il sindaco di Torano Castello Lucio Franco Raimondo ha fatto nella sua diretta FB di ieri sera, non mancano quelle relative al rapporto tra la sua cittadina e i paesi vicini. Raimondo ha chiarito con forza che Villa Torano non può essere elevata al rango di Rsa Covid, spiegando che non ha né le attrezzature né le competenze per recitare questo ruolo. E ha quasi urlato che Villa Torano va chiusa per non condannare a morte i pazienti che sono ancora lì dentro e per non abbandonare al loro destino i dipendenti della struttura.

Un capitolo a parte per il trasferimento dei pazienti. Il sindaco è stato chiaro anche sotto questo aspetto: i pazienti della Rsa vanno portati in ospedale mentre per i dipendenti si deve allestire una quarantena decente con un piano di assistenza da parte dell’Asp di Cosenza e non certo una soluzione pasticciata come quella di mandare tutti allo sbaraglio all’Hotel San Felice. Ma ha trovato anche il modo di tranquillizzare il sindaco di Mottafollone, al quale ha detto che non c’è nessuna volontĂ  da parte sua – e l’ha detto con grande chiarezza – di spostare i pazienti nella Rsa del suo Comune.

Raimondo non ha ancora l’elenco completo dei pazienti della Rsa contagiati (che sono 30) ma ha tuttavia quello dei dipendenti e ha giustamente diffuso le cifre. Al momento, i dipendenti positivi sono 28, dei quali 12 residenti a Torano e 16 nei comuni limitrofi. Il sindaco ha insistito sull’esigenza di procedere a uno screening generale per capire una volta per tutte l’estensione del contagio, comprendendo anche chi lavora nei supermercati e negli altri negozi ancora aperti e tutti i contatti che hanno avuto i positivi.