Corsi di formazione lavoro, il mercimonio illegale tra la Provincia di Cosenza e alcuni comuni

Abbiamo pubblicato la lettera di un disoccupato di Castrovillari che a nome di altri colleghi ci ha svelato il mercimonio tra la Provincia di Cosenza e alcuni comuni della provincia per far gestire all’ente intermedio alcuni corsi di formazione lavoro. Tutto ciò lo faranno infischiandomene della legalità.

Tutti i dirigenti di Regione e Provincia firmano atti palesemente falsi. Ci chiediamo come fa la Provincia a proseguire corsi di formazione per conto dei comuni che con apposite selezioni avevano scelto i lavoratori da far frequentare. Se la Regione manda altri fondi alla Provincia perché quest’ultima non bandisce una selezione? Possibile che Occhiuto dinanzi ad una cosa del genere si gira dall’altra parte facendo finta di non vedere? È questo il nuovo modo di fare le cose che dovrebbe portare ad cambiamento epocale delle cose?

Evidentemente si avvicinano le scadenze elettorali e tutto va bene? No, caro presidente Occhiuto, queste si chiamano marchette elettorali, molto in uso negli anni scorsi, altro che Calabria meravigliosa, qui siamo di fronte al peggio che la politica possa offrire, tutto sulla pelle dei bisognosi. Come mai gli altri sindaci non chiedono chiarimenti a Regione e Provincia? Come mai l’assessore Calabrese manda soldi pur avendo dichiarato che il bacino del precariato era chiuso per sempre?
Tutte domande alle quali nessuno risponderà!
Ci sarà un giudice a Berlino?!